Cronaca

Il suk ortofrutticolo in Via Nizza

Partiamo da lontano e cioè da quando s’era impegnato parecchio, almeno a parole, a risolvere tutti i problemi del mercatino rionale di S. Pasquale, uno dei tanti assessori comunali avvicendatisi alle Attivita’ Economiche, il forzista Nicola D’Alconzo. Ma anni e anni sono trascorsi, altre amministrazioni comunali sono state in sella a Palazzo di Città e le promesse sono rimaste sempre le stesse. Ferme al palo. Ma non è facile tornare sull’argomento mercato ortofrutticolo all’aperto fra Via Nizza e Via Re David, dove inizia e finisce il “serpentello” di bancarelle che attraversa il cuore del rione S. Pasquale. Ebbene, bisogna passarci per rendersi conto di persona delle difficolta’ che attraversano gli ambulanti “regolari” rimasti all’opera, ormai pochissimi rispetto a quelli che lavoravano all’inizio, tanti anni fa. In tanto tempo alcuni hanno cambiato attivita’, altri sono deceduti ed altri ancora si sono trasferiti, per cui se le bancarelle sono diminuite, lo spazio a disposizione s’e’ di conseguenza allargato, ma senza che nessun altro ambulante lo occupasse. Ma i troppi spazi liberi fra le bancarelle, oltre a richiamare soltanto venditori abusivi, puntualmente sono occupati dalle macchine dei residenti, che le lasciano parcheggiate fin dalla sera precedente al mattino di mercato. E nemmeno i Vigili Urbani, chiamati a multare i proprietari delle auto lasciate in divieto di sosta, hanno mai risolto la situazione. Del resto da quelle parti manca ogni indicazione segnaletica di divieto, mentre aumentano piu’ in generale tutti i rischi, anche igienici e sanitari, in quel mercatino un po’ troppo allo sbando: infatti nell’indifferenza dei Vigili Urbani dell’Annonaria, alcuni ambulanti abusivi piazzatisi nei posti vuoti, approfittando di box e locali che usano da depositi, vendono di tutto, Anche generi alimentari al di fuori di ogni controllo sanitario come uova, frutta fresca, ortaggi e ricotta, in locali umidi e sporchi. Insomma, situazione paradossale per quanto riguarda la circolazione, ma soprattutto dal punto di vista igienico e sanitario nell’unico mercatino rimasto all’interno del popoloso rione San Pasquale, in attesa di trasferirsi (per fortuna almeno in questo caso è questione di mesi, forse dicembre) nell’area ex Palmiotto, come aveva promesso sempre lui, D’Alconzo. Un’ipotesi tramontata, almeno per gli operatori di via Nizza, che adesso debbono aspettare il termine dei lavori per l’altro mercato coperto di San Pasquale, all’ex fabbrica Peroni di via Amendola. Dove le operazioni di scavo sono iniziate da un mese e mezzo. “Ah sì, e quando ci trasferiranno?” sibila uno che vende frutta e verdura a Via Nizza in dialetto, stufo di essere preso in giro dai candidati ogni volta che bisogna eleggere un nuovo sindaco. Per ora, dunque, restano i fatti, e cioè che gli acquirenti di frutta, verdura e pesce fresco in Via Nizza, sono costretti a sopportare i gas di scarico delle autovetture che partono mentre loro fanno la spesa, senza parlare delle motociclette e degli scippatori che scorazzano nei troppi spazi vuoti. Un pericolo in piu’ che si somma ai rischi igienici ed ambientali, un pensiero in più per il nuovo assessore alle Attività Economiche, Franco Albore, all’opera da quando è stato nominato per eliminare, appunto, la piaga delle bancarelle per strada in Città. Intanto le bancarelle rimaste a Via Nizza resteranno là per almeno un altro paio d’anni, sperando che questi ultimi impegni non restino soltanto sulla carta, come negli anni scorsi.
 
Francesco De Martino    
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 16 Settembre 2011

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