Cultura e Spettacoli

Il teatro, come un’emergenza sociale

Malgrado con severità eccessiva le abbiano chiuso un teatro (il Piccolo) che rispetto ad altri micro-contenitori cittadini è appena più indietro sul piano della sicurezza, con tenacia Nietta Tempesta ‘esporta’ ciò che la creatura (la storica sede di via Borrelli), avrebbe ospitato nell’ambito stagionale. Per cui ‘Movimenti teatrali’, la nuova rassegna del Piccolo Teatro di Bari Eugenio D’Attoma è adesso di casa alla Vallisa. Dopo il felice esordio avvenuto quindici giorni fa con ‘Le fanciulle di Auschwitz’ (un testo di Federico Pirro diretto da maria Giaquinto e portato in scena da Radicanto), oggi alle 21,00 è in cartellone all’Auditorium Diocesano ‘In due nel deserto’, un allestimento ad opera della Compagnia del Mulino, che quest’anno compie dieci anni di vita. Di casa a Valenzano, dove opera nei locali dei Laboratori Urbani CiberLab e nell’ex ludoteca comunale, la Compagnia del Mulino si muove tra ricerca e sperimentazione e mira all’acquisizione di moduli espressivi originali attraverso laboratori, corsi di approfondimento, stage e workshop, conferenze e dibattiti. ‘In due nel deserto’ è un testo scritto e diretto da Ninni Matera che vede in scena Alessia Matera, Sara Leuzzi, Anna Quero, Federica Malerba e Daniela Frisullo. Grosso modo la storia è questa : Estro e Vlad si danno convegno nel luogo dove un debitore comune li ha convocati. Nell’attesa fanno conoscenza prima con Spav, uno spaventapasseri terrorizzato dall’energumeno Bombo, poi con un altro tipaccio, a sua volta in soggezione nei confronti di una ragazza dai modi gentili che però…. Il finale, imprevedibile, lo lasciamo alla curiosità dello spettatore. Prossimi appuntamenti di rassegna : 28 febbraio (‘La tredicesima notte’ – Schegge d’OrtaeT), 7 marzo (‘La sciammerghe’ – Piccolo Teatro di Bari) e, infine, 14 marzo (‘L’ultimo atto’ – Formediterre). Info e prenotazioni : 3468468044. Il teatro, dunque, con ostinazione, quasi un’emergenza sociale. Viene da pensare a Leo De Berardinis, il grande teatrante campano recentemente scomparso. Diceva De Berardinis che “non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale. Il teatro è una grande forza civile, il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, toglie la paura del diverso, dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte”. Proprio così. Ed è dallo stesso sentire nobile che nasce Movimenti Teatrali, questa rassegna così fortemente voluta dalla Tempesta. Scomparendo, Eugenio D’attoma, suo compagno di vita e maestro, quasi le consegnasse il testimone di una staffetta, le mise nelle mani il Piccolo. Senza bisogno di parole si raccomandò che questa piccola-grande istituzione non morisse. Quasi in solitudine, Nietta ci prova da una quindicina d’anni. Ad ogni occasione – e Movimenti Teatrali è una di queste – non manca di ringraziare tutti quelli che la sostengono in questa .

Italo Interesse


Pubblicato il 21 Febbraio 2013

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