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Il tecnico: “Abbiamo sbagliato a livello collettivo, i fischi sono meritati”

Tegola pesante in casa Bari che cade clamorosamente ma forse neanche in modo inaspettato dato la non brillante prima giornata contro il Sicula Leonzio dove comunque ha portato casa i tre punti. Tuttavia, se nella prima partita avevano vinto in modo sornione mettendo alle corde l’avversaria nel finale, ‘senza dominare’ ma con cinismo e pragmatismo, qualità insite nel Bari dello scorso anno, nella partita di domenica il Bari dopo una prima quasi buona mezz’ora è scomparso e dopo il pari, anziché aumentare la pressione e cercare di creare delle trame offensive, ha esposto entrambi i fianchi alle scorribande della Viterbese che nello stesso modo aveva già vinto anche nella prima partita.

In questo avvio di campionato, compreso le gare ufficiali, il Bari ha già incassato sei reti in quattro partite, due di Coppa e due di campionato.  Per una media complessiva di 1,5 reti a partite. Il numero uno Gigi Frattali ha poche colpe sui tre gol incassati, dove la difesa ci ha messo del suo insieme ad un centrocampo che doveva fare da filtro tra difesa ed attacco e che invece dopo i primi trenta minuti, si è lasciato prendere dalla foga di voler recuperare, esponendosi a contropiedi fatali dell’avversaria dove Vandeputte e soprattutto Tounkara, autore di una doppietta e Bezziccheri, su assist dell’assist dell’ex De Falco, hanno messo koun Bari dinnanzi a dodicimila spettatori. Una serata da dimenticare, perché se è vero che se le statistiche indicano che ha tirato maggiormente in porta, il tabellino segna che il Bari ha segnato solo su calcio di rigore. Ben venga essere cecchini dal dischetto, ma bisogna osare di più negli ultimi metri e sfruttare un giocatore della caratura di Antenucci, per la sua stazza fisica con il gioco aereo e le sponde dei suoi compagni di gioco che aprirebbero varchi in profondità. Ed invece, specie dopo il pareggio, si è assistito ad un 4-2-4 che quando poi ha attaccato la Viterbese si è trasformato in un 2-4-4 con la logica conseguenza che c’è stato primo il secondo e poi il terzo gol ha messo il punto esclamativo su una serata atipica con tante incognite da risolvere. Problemi di spogliatoio, non crediamo assolutamente, così come mettere in discussione il tecnico sarebbe eccessivo, ma analizzare i perché di una sconfitta pesante sotto tutti i punti di vista così come ha sottolineato con franchezza il tecnico, è doveroso. La squadra in settimana lavoro sull’intensità, fraseggi veloci e sulle varie fasi tra attacco e difesa, soltanto che in partita si perde, si crea confusione e non si riesce a capire quale potrebbe essere il miglior vestito tattico, anche se alla fine come lo stesso tecnico ma anche del giocatore venuto in conferenza stampa, Samuele Neglia, peraltro ex Viterbese, è una questione prettamente di atteggiamento più che di moduli. Il tecnico Giovanni Cornacchini non si è tirato indietro nella sua disamina: “C’è sempre una prima volta ed oggi è andata così. Ci sono stati troppi errori. Dobbiamo crescere da tutti i punti di vista, per me non è una questione fisica. Se fosse così sarebbero di meno i problemi. Mi auguro che la squadra reagisca nel migliore dei modi a questa sconfitta, non ci dobbiamo abbattere. Dobbiamo riproporre la determinazione giusta che questa squadra conosce. Dobbiamo migliorare a livello collettivo e trovare le giuste alchimie. La nostra identità è ben precisa. Dobbiamo lavorare su più soluzioni”. Infine su Kupisz terzino ha puntualizzato: “Kupisz e Costa sono rimasti bloccati, dovevano spingere di più. Serviva più coraggio soprattutto per le loro caratteristiche devono osare. Kupisz l’ho messo come terzino perché per me lo può fare anche perché Berra da quattro giorni non si allenava”. La prossima battaglia sarà a Rieti, con la squadra romana ancora a 0 punti, ma bisognerà accelerare perché, intanto, Viterbese, Catania e Ternana sono a quota sei punti, con la Reggina a quattro punti che ha vinto con un sonoro 5 a 1 ai danni della Cavese.

Marco Iusco


Pubblicato il 3 Settembre 2019

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