Il trasformismo è il fattore più caratterizzante dell’era Decaro
Il “trasformismo” sarà sicuramente l’elemento più caratterizzante dell’era Decaro al Comune di Bari. Infatti, non sono ancora trascorsi neppure due anni dall’elezione del successore di Michele Emiliano alla guida dell’Amministrazione barese, avvenuta – come è noto – a fine primavera del 2014, che i cambi di casacca sono già otto all’interno di un’Assemblea che conta complessivamente, tra maggioranza ed opposizione, appena 36 membri. Cambiamenti che hanno riguardato non soltanto il passaggio da uno schieramento politico all’altro opposto, ma passaggi anche nell’ambito di una stessa coalizione, con l’abbandono della sigla con cui taluni consiglieri sono stati eletti e l’approdo sotto altra bandiera o nel gruppo misto. Gli ultimi due episodi che hanno cambiato la geografia politica dell’Assemblea comunale barese riguardano l’eletto della lista di Sel, Pierluigi Introna, che stamattina nella sede barese del Pd spiegherà le ragioni dell’abbandono del partito di Nichi Vendola, in cui è stato eletto per ben due volte (nel 2009 e nel 2014), ed il suo approdo a quello di Matteo Renzi. Nel passaggio da Sel al Pd, Introna perde il “gallone” di capogruppo, posizionandosi in una formazione (la più numerosa del consiglio comunale di Bari) che conta già otto esponenti. A conquistare il “gallone” di neo-capogruppo di Ncd-Ap (Area popolare) è invece un consigliere dell’opposizione, Michele Picaro, che è l’altra recente novità dei trasformismi avvenuti finora al Comune di Bari. Picaro, che nel 2014 è stato eletto per la prima volta al Comune nella lista di Forza Italia, proviene da una quindicinale esperienza alla Circoscrizione di Palese-Santo Spirito, nel cui consiglio fu eletto per due volte (nel 1999 e nel 2004) nella lista di An e nel 2009 da candidato presidente sconfitto del centrodestra, in quota Pdl. Come si ricorderà, la lista degli “alfaniani” alle amministrative del 2014 aveva eletto due rappresentanti al Comune di Bari (Vito Lacoppola e Romeo Ranieri) nella coalizione di centrodestra che sosteneva la candidatura a sindaco di Mimmo Di Paola. E proprio uno dei due eletti, Lacoppola, fu il primo ad inaugurare i trasformismi dell’era Decaro, lasciando il centrodestra già prima dell’insediamento del nuovo consiglio per aderire ad uno dei gruppi della maggioranza di centrosinistra che aveva sostenuto il sindaco Decaro, Realtà Italia, che contava già tre esponenti nell’aula “Dalfino”. In queste ultime settimane, però, il partito del ministro degli Interni del governo Renzi, Angelino Alfano per l’appunto, a Bari ha recuperato visibilità e posizioni passando da un unico esponente in consiglio a tre. Infatti, oltre a Picaro, Ncd-Ap ha conquistato un altro consigliere, Livio Sisto, che ha lasciato il gruppo di “Sud al centro” costituito a dicembre del 2014 dai tre consiglieri eletti sei mesi prima nella lista di centrodestra del “Movimento politico Schittulli” (Anita Maurodinoia, Livio Sisto e Lucio Smaldone) e poi passati in blocco, a dicembre per l’appunto, in maggioranza con il cambiamento di nome al gruppo stesso. L’uscita di Sisto dalla formazione “Sud al centro” ha provocato la scomparsa di tale sigla dalla geografia consigliare, poiché è venuto meno il numero minimo di consiglieri per esistere in autonomia, secondo il regolamento d’Aula, un gruppo politico la cui sigla non era presente sulla scheda elettorale. Non è da escludere, però, che i due consiglieri, Maurodinoia e Smaldone, momentaneamente parcheggiati nel gruppo Misto possano a breve riformare un nuovo gruppo unendosi ad altri consiglieri della maggioranza che attualmente albergano nel Misto o con qualche altro prossimo eventuale fuoriuscito del centrodestra. Alla presentazione al Comune della terna dei consiglieri di Ncd-Ap che avrà Picaro come capogruppo è intervento il leader pugliese degli “alfaniani” nonché sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano, che, nel presentare la linea politica del partito al Comune di Bari ed alla Regione Puglia, ha annunciato : “Un’opposizione collaborativa che dialogherà costruttivamente per il bene della Puglia e di Bari con le Amministrazioni di centrosinistra”. Durante la presentazione del gruppo Cassano ha detto pure che per lui “non esiste più il centrodestra e nemmeno il centrosinistra, ma
esistono partiti” e tra questi il suo. “Il nostro obiettivo – ha spiegato ancora il leader pugliese di Ncd – è di essere un partito moderato” perché ritiene che Ncd-Ap possa rappresentare un’area sempre più vasta di elettorato. “Noi – ha inoltre aggiunto Cassano – chiederemo al sindaco ( ndr – di Bari) ed al presidente della Regione di assumersi delle responsabilità, mentre da parte nostra faremo un’opposizione costruttiva. In Consiglio regionale siamo all’opposizione ed abbiamo posto temi importanti e stiamo dialogando per risolvere importanti problematiche come Sanità ed Agricoltura, ad esempio”. Infatti, sempre secondo Cassano, “I problemi ci sono, a Bari ed in Regione, molto spesso si utilizzano e si fanno della battaglie personali che portano problemi ai cittadini mentre noi vogliamo fare qualcosa di diverso: contribuire a risolvere i problemi”. In definitiva, il bipolarismo, secondo il sottosegretario barese al Lavoro, non esiste più. Esistono, però, soltanto i problemi del cittadini che sempre più di rado sono al centro delle vicende politiche ed amministrative. Peccato, però, che probabilmente non esiste più neppure una vera opposizione che quei problemi li ricordi alla maggioranza e si batta perché vengano tenuti nella debita considerazione.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 5 Febbraio 2016