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Il via libera di Emiliano a “Spina & C.” fa scatenare l’ira della Gentile

Per il neo presidente della Regione, nonché segretario pugliese uscente del Pd, Michele Emiliano, il sindaco di Bisceglie e presidente della Provincia Bat, Francesco Spina, ed i componenti della maggioranza di ex centrodestra che lo sostengono sono di fatto già del Pd. Però, come ha precisato Emiliano stesso, sarà la direzione regionale del partito  a dover ratificare nei prossimi giorni l’accordo politico sulla richiesta di iscrizione al Pd di Spina e della squadra di esponenti di ex centrodestra che lo ha seguito facendo richiesta di tesseramento al partito del premier Matteo Renzi. L’accordo per l’ingresso nel Pd di Spina & C. è stato raggiunto oggi nel corso di un incontro barese nel Palazzo della Regione tra lo stesso Spina e il segretario uscente del Pd pugliese, che ha chiarito i termini tecnici del passaggio nel Pd di Spina e del suo gruppo politico definendolo per ora “ufficioso”, mancando ancora “un passaggio formale” e cioè  – ha chiarito uno dei tre commissari per il tesseramento del Pd Puglia, il consigliere regionale Ruggiero Mennea – “la ratifica” da parte della direzione regionale del Pd, che – ha assicurato inoltre  Mennea – “sarà convocata quanto prima” e, inoltre, sottolineando che “Emiliano ha accolto la proposta politica di questo gruppo di amministratori”, ma “adesso vanno scontati i passaggi formali”. Passaggi, questi, che in teoria dovrebbero essere quasi scontati nell’esito, considerato che il segretario uscente del Pd pugliese, Emiliano, che è stato anche il  “regista” dell’operazione di acquisizione politica al Pd di “Spina &C.”, nella direzione regionale del partito ha la maggioranza dei componenti dalla sua parte. Da non dimenticare che nelle scorse settimane la richiesta on-line di iscrizione al Pd di Spina e della sua maggioranza (consiglieri e assessori), aveva scatenato molte polemiche nello scenario politico pugliese, ma soprattutto all’interno del Pd di Bisceglie dove, dalla sera alla mattina, sono arrivate circa 400 richieste di nuovi tesseramenti, tra cui figuravano molti nomi di esponenti politici locali che per anni hanno rappresentato il centrodestra nel Comune d’origine del parlamentare pugliese del Pd, Francesco Boccia. Nonostante ciò, Emiliano aveva dichiarato di ritenere Spina ed il suo pacchetto di adesione al partito di Renzi “compatibile” con il Pd, ad eccezione dei “fascisti” ed “ex An”. Ma a non vedere di buon occhio l’accoglimento in massa nel Pd di Bisceglie di un intero ceto politico già di centrodestra, ed ora propenso a farsi classe dirigente nel centrosinistra, non sono soltanto i tradizionali rappresentanti del Pd di Bisceglie, e tra questi evidentemente il parlamentare Boccia, ma ci sono anche diversi autorevoli esponenti del Pd pugliese come, ad esempio, l’europarlamentare Elena Gentile, che non di certo atteso la convocazione della direzione regionale del suo partito per far sentire il proprio fermo dissenso nei confronti di quanto sta accadendo nel Pd pugliese con l’operazione di acquisizione di “Spina & C.”  da parte del segretario regionale uscente. Infatti, in una apposita nota diffusa subito dopo la notizia del via libera di Emiliano a tesserare Spina ed i suoi seguaci di centrodestra al Pd, Gentile ha dichiarato: “Dopo l’ultima, personalissima decisione di Michele Emiliano riguardo all’ingresso nel Pd di Spina & C., siamo abbondantemente oltre il delirio di onnipotenza. Ed anche oltre ogni possibile pazienza e sopportazione. Qualcuno lo fermi”. Inoltre, l’europarlamentare pugliese del Pd ha aggiunto: “E, in attesa della celebrazione del congresso e delle linee politiche e programmatiche ad esso connesse, provveda (ndr – presumibilmente lo stesso “qualcuno”) a ripristinare condizioni minime di agibilità democratica e gestione condivisa e solidale del partito”. Infatti, ha poi ricordato la stessa Gentile: “Michele Emiliano é il segretario pro tempore, non il padrone del Pd. Se ne renda conto”. “La decisione assunta su Bisceglie e Spina – conclude nella nota l’assessore Pd foggiano alla Sanità dell’ex giunta Vendola – è di una gravità inaudita”. Per cui l’auspicio finale della Gentile è che Emiliano “faccia un passo indietro, se non vuole far definitivamente implodere i delicati equilibri che ancora connettono il partito alla Puglia migliore” e termina: “Spero che lo faccia”. A questo punto, però, non è ben chiaro se le parole della Gentile vadano interpretate più come un semplice suggerimento oppure come un’effettiva minaccia politica per il Capo “pro tempore” (come lei stessa definisce Emiliano) del Pd pugliese. Nel primo caso, infatti, sarebbe forse inutile illudersi. Nel secondo, invece, potrebbe avere forse qualche speranza.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Febbraio 2016

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