Cronaca

Il vice-prefetto Nicola Covella è il commissario al Comune di Valenzano

 

Si insedierà oggi, forse, a Valenzano il commissario Nicola Covella, nominato ieri dal Prefetto di Bari Mario Tafaro, dopo aver ricevuto la nota del Segretario generale del Comune, con cui il rappresentante del Governo a Bari è stato informato che da mercoledì mattina Valenzano non ha più non ha più in carica il sindaco, Luigi Lampignano (Pd), essendo decaduto insieme al consiglio comunale eletto a fine marzo del 2010. Infatti, come è noto, la maggioranza assoluta dei componenti il consiglio comunale, vale a dire undici su venti, si sono contestualmente dimessi e l’atto, con le undici firme autenticate dal notaio, era stato depositato al protocollo del Comune proprio nella mattinata di mercoledì. Al vice-prefetto Covella sono stati affiancati dalla Prefettura di Bari due sub-commissari, Carlo Cascione e Giovanni Calia, incaricati a seguire la parte amministrativa, il primo, e la parte economico finanziaria, il secondo. Come abbiamo già riferito ieri, a Valenzano sono stati determinanti a provocare lo scioglimento dell’assemblea cittadina tre esponenti di maggioranza (Devitofrancesco Vitantonio e Giuseppe Spinelli, entrambi della civica “Insieme per Valenzano”, oltre all’ex-Pd Demario Antonio, transitato nel gruppo misto) che martedì sera, al cospetto del notaio, hanno unito le proprie firme a quelle degli otto rappresentanti delle forze di opposizione, per mandare a casa l’Amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco Lamoignano e, quindi, ritornare con due anni d’anticipato alle elezioni comunali. Come si ricorderà, Lampignano nel 2010 aveva vinto le elezioni alla guida di una coalizione di partiti formata da Pd, Sel, Idv, Udc, “Io Sud” e la civica “Insieme per Valenzano” che, con i suoi voti, fu determinante per il centrosinistra locale alla conquista della poltrona di Primo cittadino. Il ritorno del centrosinistra locale alla giuda del Comune, come è noto, fu preceduto da una breve parentesi, circa quattro mesi, di gestione commissariale, determinata dall’ uscita di scena dell’allora sindaco di centrodestra, Nicola Tangorra, che nell’ottobre del 2009 era stato sfiduciato in Aula. Qualche tempo dopo, ai primi di dicembre del 2009, alcuni ex assessori dell’amministrazione Tangorra furono interessati dall’inchiesta “Operazione Domino” che fece financo dubitare di infiltrazioni a carattere mafioso all’interno della già disciolta amministrazione. Un sospetto, poi, rivelatosi infondato, in quanto il Ministero dell’Interno fece svolgere regolarmente la consultazione per l’elezione del sindaco ed il rinnovo del consiglio comunale secondo i tempi ordinari, previsti dalle norme e non come per il caso particolare di quando si verificano infiltrazioni mafiose nella gestione degli enti comunali. Il centrosinistra, quindi, vinse le amministrative a Valenzano nel 2010 dopo circa nove anni consecutivi di Amministrazione del centrodestra, che a sua volta era succeduto ad un’amministrazione di centrosinistra che era rimasta in carica all’incirca un anno prima di entrare in crisi e, quindi, riportare anticipatamente i valenzanesi al voto. Ora, quindi, la situazione di crisi del centrosinistra si è ripetuta nuovamente. Ed anche questa volta il centrosinistra locale, sotto la sua guida, non è riuscito ad assicurare al Comune un’amministrazione di durata pari a quella prevista per legge, ossia cinque anni. La realtà politica di Valenzano sembrerebbe, però, alquanto condizionata da particolarismi locali che prescindono dal colore politico della coalizione che vince le elezioni e, quindi, amministra il Comune. Particolarismi che – secondo qualcuno – di volta in volta si spostano sulla scia dei gruppi e della coalizione vincente, creando poi nuclei di pressione e d’interesse che alla fine mettono a dura prova la durata stessa dell’Amministrazione comunale in carica. Un’anomalia che difficilmente, a detta di alcuni cittadini stessi di Valenzano, si riuscirà ad eliminare in futuro anche per le amministrazioni che si succederanno, visto che neppure con l’elezione diretta del Primo cittadino si è mai riusciti ad evitare di incorrere in questo genere di inconveniente. In definitiva, come dire, l’amministrazione Lampignano è caduta, ma non è detto che i problemi per cui è caduta in seguito non potrebbero ripresentarsi, a prescindere dal colore politico, anche con altra amministrazione. E, quindi, chi non ben finisce non è detto che poi bene inizi. Questo però è da vedere. Anche se al Comune di Valenzano negli ultimi decenni è sempre andata così.    

 

Giuseppe Palella     

 


Pubblicato il 21 Dicembre 2012

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