Cronaca

“Immigrazione? L’emergenza non è di oggi, dura da dieci anni”

“Immigrazione? L’ emergenza non è di oggi, dura da dieci anni”: lo dice in questa articolata intervista al Quotidiano don Gianni De Robertis, direttore generale della Migrantes Cei.

Don Gianni: alcuni politici italiani, dati alla mano, parlano di emergenza migranti…

“Intanto questa emergenza, se davvero la vogliamo chiamare così, non è di oggi, ma dura da almeno dieci anni. E’ da tempo che questi sfortunati fratelli cercano di arrivare da noi sfuggendo a condizioni impossibili. Ovviamente in estate le condizioni meteo favorevoli e il mare calmo rendono la navigazione meno pericolosa e questo incoraggia le traversate. Il problema è un altro”

Prego…

“L’ immigrazione è causata dal disastro presente nel mondo, interi Paesi sono alla fame e al collasso. Penso al Libano del quale pochi si occupano, manca tutto, luce, acqua. In fondo i nostri numeri non sono ingestibili”.

Ma esiste o no una emergenza?

“L’ emergenza non è nel numero, ma nella situazione del pianeta e di alcuni stati africani, che il ricco occidente non ha saputo risolvere. Mentre ad esempio qui parliamo già di terza dose di vaccino, in Africa appena il 4 per cento della popolazione ha ricevuto la prima dose. E’ la dimostrazione concreta di quante chiacchiere diciamo e di quanto sia falso quel proclama aiutiamoli a casa loro”.

L’Europa tuttavia non fa molto…

“Assolutamente vero. L’ Europa ha lasciato sola l’Italia. Il problema migratorio richiede una risposta globale e chiara dell’istituzione europea, ma questa risposta tarda o non arriva. La ragione è che su questo tema la parola spetta ai governi nazionali che hanno piena sovranità e allora prevalgono gli egoismi, le ragioni particolari e tutto si fa maggiormente complicato”.

Insomma: è un fatto globale?

“Come le dicevo, in relazione ai numeri, che pur crescono, non si tratta ancora di emergenza. Tuttavia esiste a livello mondiale una situazione di emergenza che è destinata a causare situazioni complicate. Se il mondo va a fuoco, se si combatte per il cibo e l’acqua, è evidente che tanti fratelli prenderanno il mare per cercare da noi una via di salvezza. Come vedete il problema è globale, non locale”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 31 Agosto 2021

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