Importante e prestigioso riconoscimento per il colosso Divella e soprattutto per il suo responsabile marketing (vice presidente Confindustria Bari- Bat) Francesco Divella Junior che ha saputo cogliere al meglio le opportunità di business ed interscambio tra Italia e Cina. L’ importante riconoscimento è stato assegnato recentemente alla Divella, azienda arrivata alla quarta generazione, alla sedicesima edizione dei China Awards. Questa iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Italia- Cina e Class Editori, in accordo con la Camera di Commercio Italiana in Cina e il patrocinio della Camera di Commercio Italo Cinese e dimostra come il colosso Divella sia meritatamente presente nel panorama cinese ed asiatico. Il Quotidiano ha intervistato il responsabile marketing della Divella e Vice Presidente di Confindustria Bari- Bat dottor Francesco Divella, manager dalle lunghe vedute e competenza.
Dottor Divella, un ambito riconoscimento, che cosa significa per voi?
“Il premio a tanti anni di duro lavoro in Cina, ma anche in altre parti del mondo, oltre cento Paesi. Quello cinese è un mercato difficile ed anche complesso, tuttavia grazie alla nostra politica di marketing, siamo stati in grado di far conoscere il nostro prodotto, lo abbiamo fatto entrare nelle case dei cinesi e nelle abitudini alimentari dei giovani”.
Quale tipo di pasta preferiscono i cinesi?
“Gli spaghetti, forse per via dei loro amati noodles, ma ne esportiamo anche di altri, unitamente ai biscotti, all’ olio extra vergine, al sugo di pomodoro, tutto quello che fa parte della cosiddetta dieta mediterranea”.
La Divella si contraddistingue da sempre per un corretto rapporto prezzo qualità…
“Vero. La nostra qualità, che segue rigorosi criteri di filiera è ottima, tuttavia manteniamo, grazie ad un marketing aggressivo, un prezzo ragionevole e accessibile a tutti. In Cina serviamo non solo ristorazione e grande distribuzione, ma anche il catering”.
Come si annuncia il 2022 per la Divella e per il mercato della pasta in genere?
“Veniamo tutti da un periodo molto difficile e critico a causa della pandemia. La pasta era e resterà un elemento fondamentale sulle nostre tavole e dobbiamo tenerne adeguatamente conto. Ci preoccupa l’aumento vertiginoso del prezzo del grano duro, quasi del cento per cento, della luce, del gas e degli imballaggi. In poche parole delle materie prime. Penso anche alla triplicazione del costo dei container. Come le dico questo è un aspetto del quale tener conto e non va sottovalutato. Tuttavia la Divella resta sempre la stessa e non cambia la sua politica commerciale”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 11 Gennaio 2022
