Cronaca

Imu a Bari, nessuna agevolazione per i terreni agricoli

Il Comune di Bari non ha concesso alcun tipo di agevolazione ai fini Imu, l’Imposta municipale propria, ai proprietari di suoli agricoli che conducono direttamente i terreni di cui sono titolari. A lamentarsi sono i proprietari di alcuni terreni agricoli ricadenti in agro di Bari, che in questi giorni hanno ricevuto dai rispettivi consulenti i conteggi definitivi per il pagamento dell’Imu, in scadenza all’inizio della prossima settimana. Infatti, l’Amministrazione barese lo scorso 31 luglio, in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge introduttiva dell’Imu, ha deciso sia le aliquote ordinarie che le relative agevolazioni d’imposta, per le diverse categorie di immobili anche in funzione dell’uso degli stessi e di alcune situazioni soggettive dei loro titolari. E ciò è avvenuto sia per le detrazioni d’imposta riconosciute per l’abitazione principale, sia per le unità immobiliari locate a condizioni particolari, mentre per l’aliquota Imu dei terreni agricoli non è stato introdotta alcun tipo di agevolazione, rispetto a quella ordinaria, che a Bari è stata fissata all’1,06% del valore catastale rivalutato. Vale a dire l’aliquota massima che il Comune può applicare, in base a quanto previsto dalla normativa nazionale. Infatti, i titolari dei suoli agricoli ricadenti nell’ambito territoriale di Bari che lamentano il mancato riconoscimento di agevolazioni sull’Imposta municipale (Imu), oltre a rilevare la scarsa sensibilità dell’amministrazione Emiliano verso un comparto produttivo, quello agricolo per l’appunto, che versa già di per sé in condizioni di forte crisi a causa di diversi fattori congiunturali, fanno notare che il Comune di Bari, pur avendo la facoltà di stabilire un’aliquota Imu ridotta per i proprietari di terreni  che si prendono cura direttamente della conduzione agricola del suolo, non ha introdotto alcun distinguo nella tassazione Imu tra coloro che sono titolari di aree agricole, ma non le conducono in proprio, e quelli che invece provvedono direttamente. Difatti queste due situazioni, pur essendo diverse sotto il profilo economico, sono state considerate pressoché identiche ai fini della tassazione municipale. “Non va dimenticato – osserva uno dei proprietari interessati da questa disparità di trattamento fiscale – che la precedente normativa Ici prevedeva addirittura un’esenzione totale dal pagamento dell’Imposta comunale per i terreni agricoli condotti direttamente dai titolari.”  Un’agevolazione, questa, non certo casuale, che il Legislatore aveva a suo tempo introdotto nella normativa generale, tenendo conto proprio del quadro economico in cui versa il settore Primario in Italia. “Nella legge istitutiva dell’Imu – chiarisce un esperto tributarista – la possibilità di concedere agevolazioni di aliquota sui terreni agricoli è stata invece demandata ai Comuni, che in autonomia possono stabilire sia un’aliquota ridotta che l’esenzione totale per i soggetti interessati alla titolarità di campi coltivati direttamente e non dati in conduzione a terzi.” Possibilità che a Bari non è stata presa in considerazione dall’amministrazione Emiliano, né tantomeno dagli esponenti delle forze di opposizione presenti in consiglio comunale visto che, durante la seduta consigliare di approvazione della delibera che fissa le agevolazioni Imu a livello barese, neppure dalle fila del centrodestra sono state sollevate osservazioni sulla mancata introduzione di un’aliquota agevolata, o meglio ancora di esenzione com’era con l’Ici, per le aree agricole del territorio di Bari, che sono in conduzione diretta da parte dei proprietari. “Una lacuna nei criteri fissati per l’Imu nel Comune capoluogo che – a detta dello stesso tributarista – avrebbe dovuto essere eccepita anche dalle organizzazioni agricole maggiormente rappresentative a livello cittadino e nazionale, come la Coldiretti, la Cia o la Copagri, ma che finora invece non pare abbiano neppure denunciato all’opinione pubblica questa disattenzione dell’Amministrazione barese verso i produttori locali, che alla già difficile situazione del settore si aggiunge anche un aggravio di tassazione con l’Imu applicata in modo indiscriminato rispetto all’uso del bene da parte del proprietario.” Una disattenzione, quella del Comune di Bari per l’agricoltura locale, che non riguarderebbe solo ilmancato riconoscimento di agevolazioni sull’Imu, ma anche altre situazioni come, ad esempio, lo stato di abbandono delle strade rurali ricadenti nel territorio comunale. Strade che, come è noto, nei Comuni viciniori, vedi Bitonto, Giovinazzo, Modugno e Noicattaro sono state asfaltate da anni, mentre quelle nel territorio di Bari non sono sottoposte neppure ad un minimo di manutenzione, per cui molte di queste strade rurali versano in condizioni di quasi impraticabilità. Quindi, con notevoli disagi  per coloro che quotidianamente sono costretti a percorrerle per motivi di lavoro. In definitiva, per i proprietari dei terreni agricoli del territorio di Bari, oltre alla beffa per la mancanza di interventi da parte del Comune sulle strade pubbliche di campagna, ora con l’aliquota Imu al massimo della tassazione prevista arriva anche la beffa. Per questi contribuenti peggio di così il Comune, forse, non poteva fare.           

 Giuseppe Palella


Pubblicato il 11 Dicembre 2012

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