Cronaca

In agitazione i Vigili del fuoco, sempre di meno in prima linea

Non è un fuoco di paglia quello che stanno appiccando i sindacati maggiormente rappresentativi dei Vigili del Fuoco in servizio presso i Comandi pugliesi, da un mese in “Stato di Agitazione” e pronti addirittura allo sciopero a livello regionale in Puglia.  E per spegnere l’incendio della protesta tra i Vigili del Fuoco ci vorrà molto più dei soliti impegni e promesse, vista la preoccupante situazione legata alla carenza di personale direttivo, operativo e amministrativo che affligge la Direzione Regionale Puglia ed i Comandi VF pugliesi. All’orizzonte, a peggiorare una situazione al limite del collasso, i preannunciati pensionamenti che avverranno nei prossimi mesi e che riguarderanno moltissime unità operative (in maggioranza del ruolo Capo Reparto e Capo Squadra) e amministrative. Quotidianamente infatti, in tutti i Comandi, si assiste a numerosi rimpiazzi, diminuzione delle ferie, dispositivi di soccorso effettuati al minimo e con automezzi datati e se ancora si riesce a garantire il soccorso è solo grazie allo spirito di abnegazione del personale rimasto in servizio. Ma fino a quando potrà durare? Infatti, oltre al servizio di Soccorso, la Direzione Regionale/Puglia e con essa i Comandi di Bari e Brindisi, da almeno dieci anni sono impegnati continuamente nella formazione per i nuovi Vigili in ingresso, ovvero in corsi di specialità/specializzazione di carattere regionale e nazionale. Tale impegno nella formazione sottrae altro personale operativo dalle esigue disponibilità regionali. E proprio sul tema Formazione e Poli Didattici, i sindacati Fns/Cis,Co.Na.Po/Puglia, Uil, Fp/Cgil, Confsal e Usb non perdono occasione per ricordare che a fine 2013, l’allora Sottosegretario Bocci accompagnato dal Vice-Capo Dipartimento Vvf Boffi, hanno partecipato a diverse cerimonie, ma a distanza di tanti anni le strutture di formazione non hanno ancora un riconoscimento ufficiale tramite Decreto Ministeriale che riconosca il loro status di “Scuole di Formazione “. E quindi l’attribuzione di una dotazione organica indipendente dai Comandi di Brindisi e Bari che potrebbe aiutare a risolvere i problemi di penuria di uomini e mezzi. <<Abbiamo rappresentato che il ricorso allo “straordinario”, seppur utile, non può essere considerato più come strumento sufficiente a compensare carenze d’organico ormai strutturali dei Comandi e a compensare anche l’assenza del personale Formatore impegnato a livello, nazionale e regionale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Amministrazione centrale>>, incalzano i rappresenatnti sindacali. Pronti pure a ricordare che lo stesso ricorso allo “straordinario” aumenta i carichi di lavoro del personale di conseguenza lo espone a un rischio maggiore di infortunio, incidendo notevolmente sulla sicurezza degli stessi lavoratori. Da segnalare, infine, che anche Muro D’Attis, deputato e coordinatore regionale in Puglia di Fi, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Lamorgese per chiedere quali iniziative urgenti il ministero intenda adottare per consentire l’effettivo potenziamento organico del comparto vigili del Fuoco in Puglia, anche mediante lo stanziamento di nuove risorse. Prima che l’incendio della protesta si propaghi e dilaghi…

Antonio De Luigi


Pubblicato il 27 Maggio 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio