Cronaca

In discussione la nomina di un fedelissimo della prima ora

Bilanci delle società comunali al setaccio e non solo, ieri mattina in commissione Bilancio ed Enti Partecipati a Palazzi di Città. Dove l’avvocato/consigliere Giuseppe Carrieri ha richiesto l’immediata audizione del Sindaco di Bari per ottenere tutti i chiarimenti e gli orientamenti in merito alle (improvvise) dimissioni del Presidente della Fondazione Petruzzelli Gianrico Carofiglio. In ballo anche la preannunziata nomina del Presidente dell’Azienda alla Nettezza Urbana, il fedelissimo della prima ora dapprima a Emiliano e subito dopo a Decaro, avvocato Grandaliano, quale commissario regionale della neonata Agenzia dei Rifiuti. La commissione, preoccupata quanto Carrieri della situazione aziende al Comune, ha immediatamente accolto la sua richiesta e disposto l’audizione del Sindaco Decaro per l’ultima settimana di Agosto. Lavoro fino all’ultimo giorno, quindi per gli amministratori e consiglieri comunali baresi, Carrieri in testa. <>. Quindi, tutto chiaro: Carofiglio dopo la sua breve permanenza alla guida della Fondazione, ha capito che l’odore di bruciato non nascondeva solo le mazzette intascate dall’ex direttore Longo per via di una lunga serie di appalti e favori e quindi ha preferito alzare bandiera bianca. <>. Ma al di là delle nomine e della solita spartizione di prebende e poltrone, a che punto sono le aziende controllate dal Comune di Bari? C’è qualcuno che ricorda, ad esempio, che la relazione programmatica presentata in Giunta Comunale l’anno scorso prevede l’assorbimento parziale dei servizi e dei lavoratori della BariMultiservizi, attraverso il coinvolgimento dell’Amiu, entro il 31 dicembre 2016, con la dismissione ai privati della restante parte delle quote societarie? Dopo la pausa estiva a Palazzo di Città, volente o nolente, andrà affrontata la questione inerente il futuro della società alla luce della spending review, tenendo presente che la proroga di ulteriori 6 mesi stabilita dal Governo Letta, in merito alla scadenza del 30 giugno circa la dismissione o la chiusura delle società partecipate, avrebbe dovuto già consentire un proficuo approfondimento della normativa, certamente ambigua e di non facile interpretazione. Si tratta di una decisione importante, considerato che l’impegno assunto dall’amministrazione comunale fornisce un valido segnale di distensione. Una volta definiti con certezza i limiti di legge, occorrerà come sanno bene i consiglieri di maggioranza che sostengono la giunta Decaro, salvaguardare in primis i livelli occupazionali esistenti, nelle more del tavolo tecnico e del costituendo tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico, teso a determinare proprio i criteri interpretativi ed applicativi della spending review. Il CdA, del resto, aveva già annunciato che non sarebbe intervenuto sulle retribuzioni dei lavoratori, come già deciso dal direttore generale, retrocedendole ai livelli del 2011.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 6 Agosto 2016

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