Cronaca

In piazza i lavoratori delle ditte fornitrici di bombole di ossigeno

Ieri mattina hanno protestato compostamente, i dipendenti della ditta estromessa dalla gara indetta dalla Regione Puglia per la fornitura di bombole di ossigeno, dopo che i sindacati avevano proclamato proprio per il giorno 4 dicembre lo stato di agitazione e l’assemblea sindacale, con tanto di sit-in di protesta dinanzi al portone della sede centrale dell’Ente, sul lungomare Nazario Sauro. Coinvolti gli operatori delle società Puglia Life, Vitair, Balice Ossigeno e Balice Michele Ossimac, che hanno issato bandiere e striscioni per ricordare che in questi giorni potrebbe apparire la scritta ‘game over’ in parecchi bilanci famigliari. I rappresentanti dei lavoratori, difatti, da settimane e settimane denunciavano da parte della Regione Puglia e degli assessorati di riferimento, il totale disinteressamento verso la sorte di circa duecento lavoratori pugliesi e delle loro famiglie impegnati con le imprese e ditte che si occupano di ossigenoterapia che, dal 2 dicembre scorso, saranno senza occupazione o in cassa integrazione a causa degli stessi Enti che avrebbero dovuto tutelarli, inserendo la clausola di salvaguardia nell’appalto in partenza del servizio di Ossigenoterapia”, si legge nel comunicato. “Abbiamo proclamato, sin da ora, nel rispetto delle procedure previste dalla situazione sanitaria attuale, lo stato di agitazione ed un’assemblea retribuita con sit-in di protesta i tutti i lavoratori, sperando che adesso la regione o chi di dovere si muovano per cercare di tutelare in maniera concreta lavoratori che da un giorno all’altro rischiano di ritrovarsi in mezzo alla strada. E dire che proprio per evitare problemi di reperimento di ossigeno gassoso per la terapia domiciliare rilevato a livello nazionale, il presidente pugliese Emiliano, ha adottato un provvedimento che consente la prescrizione da parte dei medici di medicina generale di ossigeno liquido a domicilio. L’ossigeno liquido sarà quindi portato direttamente a casa dei pazienti da personale specializzato che curerà l’installazione e la regolazione delle bombole, di maggiore capienza e peso rispetto a quelle di ossigeno gassoso. Il medico di medicina generale avrà a disposizione l’elenco delle ditte fornitrici aggiudicatarie della gara centralizzata, proprio quella al centro della bufera, per la prescrizione domiciliare. “Questo – spiegavano già un paio di mesi or sono l’assessore alle Politiche della Salute, Pier Luigi Lopalco e il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro – andrà a vantaggio non solo dei pazienti Covid ma anche di tutti i pazienti con patologie pneumologiche che necessitano di ossigenoterapia domiciliare”. In ogni caso, occorre pure precisare che non si sono registrati, al momento, buchi nelle forniture centralizzate di ossigeno liquido, anche se si potrà vedere mancare l’ossigeno a circa duecento nuclei famigliari, se i dirigenti e vertici della sanità non rivedranno alcune clausole a favore dei lavoratori nelle loro gare d’appalto a beneficio della sanità

 

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 5 Dicembre 2020

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