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“In politica ci sono poche dimostrazioni di solidarietà”

Marco Lacarra, Assessore ai Lavori Pubblici, appassionato di politica. Una persona realista e poco incline ad alimentare false speranze. Il suo desiderio? Essere ricordato dai posteri per le sue opere pubbliche. 
Quale è stato il percorso che l’ha portata a diventare Assessore?
Ho avuto un padre assessore per 21 anni, impegnato nel partito socialista, durante il fascismo e durante il periodo post bellico, fino agli inizi degli anni ‘80. Lui mi ha trasmesso la passione per la politica. Anche se poi, alla politica mi sono avvicinato molto tardi, a 40 anni. Infatti la mia prima nomina risale al 2004.
Quali sono i valori che non hai mai messo in discussione?
L’etica, l’onestà, l’immagine, la famiglia e il lavoro. Credo che questi siano punti di forza nella vita di ognuno di noi.
 Nella vita, secondo lei, quanto conta la ragione e quanto l’istinto?
Molto più la ragione dell’istinto, anche se a volte, ci sono delle decisioni immediate che andrebbero risolte solo con l’istinto.
Caratterialmente, quali sono le sue principali virtù? E i suoi peggiori difetti?
Credo che quelle che possano essere considerate virtù, a volte possono diventare dei difetti, dipende molto dal contesto in cui si opera. Ad esempio, la pazienza può essere considerata un pregio in molti settori, tranne che nella politica.
Qual è il suo sogno nel cassetto dal punto di vista professionale:
Credo di aver raggiunto i miei obiettivi. Oltre che assessore sono un avvocato ed ho uno studio. Mi piacerebbe lasciare il segno nella città. Mi piacerebbe che un giorno, tra 50 anni, le persone possano ricordarsi di me e di quello che ho fatto.
Com’è il suo rapporto con la vita?
Molto positivo, sono un ottimista per natura.
Da cosa trae più soddisfazioni nella vita e nel lavoro?
Dalle piccole cose. Nel lavoro, quando ottengo i risultati sperati. Mi piace quando tutto il mio impegno si trasforma in opere pubbliche. Nella vita, sono felice quando c’è una giornata di sole. Vivo le piccole cose della vita con forti emozioni.
Riesce a trovare un equilibrio tra lavoro e relax?
Penso di sì. Ciò a cui non rinuncerei mai, è l’allenamento di calcio con i miei amici, una volta a settimana cerco di ritagliarmi un’ora da dedicare ad una delle mie passioni.
Quali sono le sue passioni?
Oltre alla politica, lo sport e i viaggi. Mi piace tantissimo la Grecia, i suoi paesaggi incontaminati e il bellissimo mare. Quando salgo sul traghetto, è come se staccassi dalla vita quotidiana, per dedicarmi a me stesso e al relax. Prima riuscivo a dedicare più tempo al turismo e ai viaggi, oggi, a causa degli impegni politici, posso andare in ferie solo ad agosto.
Nei momenti in cui necessita di un consiglio e di una guida, a chi si rivolge?
Un tempo mi rivolgevo a mio padre, ora che non c’è più, è più difficile. Quando i genitori vanno via, purtroppo, è difficile trovare un punto di riferimento, è come se ci fosse un vuoto.
 “Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia.” Quanto di vero c’è in questa frase di Otto von Bismarck?
Personalmente, prima delle elezioni non ho mai detto bugie, forse questo è uno dei miei limiti. Preferisco essere duro e dire sempre la verità. A volte, nel mio lavoro di avvocato, finisco anche per perdere il cliente. Preferisco sempre essere più realista e non alimentare false speranze. In ambito politico, può capitare che i politici siano prede di meccanismi più forti di loro e siano costretti a prendere impegni che non riescono poi a mantenere. E’ accaduto anche a me, quando ho iniziato la mia carriera politica, non avendo esperienza ho creduto di poter rispettare determinati tempi di realizzazione, poi, quando ne ho imparato i meccanismi, non ho commesso più gli stessi errori.
E quanto di vero c’è nel mondo politico, oggi?
Quello che manca nel mondo politico è l’umanità, la correttezza nei rapporti, è un  mondo cinico, sempre con le dovute eccezioni. Nella mia carriera ho sempre cercato di creare rapporti umani, perché credo che siano più proficui. In politica purtroppo, ci sono poche dimostrazioni di solidarietà umana.
Un messaggio per i cittadini baresi in questo momento di crisi:
I cittadini devono capire che la politica non è la soluzione a tutti i problemi, né ne è la causa. Noi politici non possiamo risolvere tutto, ed è necessario che tutti acquisiscano un senso civico comune, che si traduce in un comportamento responsabile, che inizia dalle piccole cose. Credo che il lavoro che i giovani dicono di non trovare, si trovi girando per le strade della città e scovando opportunità. Da parte sua, la politica deve fare passi importanti, conscia della situazione drammatica che stiamo vivendo. E’ necessario razionalizzarne i costi, evitando sprechi eccessivi, anche i politici sono chiamati a fare sacrifici. Personalmente non uso l’auto blu, cerco di usare i miei mezzi proprio al fine di razionalizzare le spese, se tutti facessero così sarebbe molto meglio.
 
Nicole Cascione

 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 23 Dicembre 2011

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