In Puglia 51 Comuni al voto con alleanze in ordine sparso
Domenica e lunedì prossimi per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale
Sono 51 i Comuni pugliesi chiamati al voto domenica e lunedì prossimi, per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Di queste realtà solo 13 superano i 15mila abitanti e, quindi, potrebbero andare al turno di ballottaggio il 28 e 29 maggio prossimi, qualora nessuno dei rispettivi candidati a Primo cittadino dovesse ottenere la maggioranza assoluta (50%+1) dei voti validi, perché le altre 39 realtà pugliesi che andranno al voto, non superando l’innanzi detta soglia di popolazione, eleggeranno comunque il sindaco e l’assemblea cittadina a turno unico con il maggioritario secco, ovvero eleggendo il Primo cittadino il candidato che otterrà più voti. Tra i 51 Comuni pugliesi figura anche un capoluogo di provincia, Brindisi, dove a contendersi la poltrona di sindaco sono quattro candidati: l’uscente Riccardo Rossi (Verdi e Sinistra italiana), Roberto Fusco (sostenuto da Pd e M5S), Giuseppe Marchionna (che potrà contare sull’appoggio del centrodestra e di Azione) e Pasquale Luperti (Movimento Regione Salento). Il centrosinistra, quindi, si presenta spaccato, con Si e Verdi che hanno deciso di puntare sul sindaco uscente, mentre Pd e M5S hanno optato per Fusco. Dopo Brindisi, i Comuni pugliesi più grandi dove si voterà domenica 14 e lunedì 15 maggio figura Altamura (70mila residenti, nel Barese), dove la partita sarà giocata tra Donato Laborante, Michele Moramarco, Giovanni Loporcaro, Antonio Petronella e Carlo Vulpio. Infatti, dalle elezioni uno di loro prenderà il posto di Rosa Melodia, che lo scorso mese di novembre si è dimessa, lasciando libero il posto di sindaco con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato. Dopo Brindisi, che è capoluogo di provincia, Altamura è il Comune pugliese più importante per numero di elettori chiamati al voto, tra quelli in cui si vota nella tornata amministrativa di domenica e lunedì. E per tale ragione non passa di certo inosservata sia la mancata alleanza tra M5S e Pd che la mancata compattezza del fronte di centrodestra. Ma un dato ancora più rilevante per il Comune murgiano (che dopo Bari è anche la seconda più grande realtà tra i 41 Comuni della Città metropolitana di Bari) è che il Pd non figura tra le liste presenti in questa competizione elettorale amministrativa. Infatti, i candidati dem di Altamura sono “diluiti” in una lista civica a sostegno di Petronella, che è appoggiato anche da altre due civiche facenti capo rispettivamente agli assessori regionali Gianni Stesa ed Anita Maurodinoia. Evidentemente il mancato accordo con il M5S, che ad Altamura si presenta con un proprio candidato sindaco, ha prodotto per i dem l’assenza di una lista autonoma con la propria sigla che, da non dimenticare, dal Comune noto come la “Leonessa di Puglia”, alle ultime regionali ha espresso il consigliere più suffragato in Puglia, in particolare nella circoscrizione elettorale barese. Ossia il “decariano” Francesco Paolicelli che, come si ricorderà, nel 2020 ottenne oltre 23mila preferenze nella lista del Pd e che ora nel suo Comune d’origine ha consentito che il Pd non fosse presente sulla scheda elettorale delle prossime amministrative. In provincia di Bari, oltre Altamura, gli altri Comuni che apriranno i seggi questo fine settimana sono Monopoli (dove il centrodestra tenta la riconferma del sindaco uscente, Angelo Annese, sostenuto, per altro, anche dal consigliere regionale “emilianista” Stefano Lacatena), Mola di Bari, Acquaviva delle Fonti, Noci, Valenzano, Casamassima, Poggiorsini e Toritto. A Monopoli il Pd ed il M5S si presentano divisi e, quindi ciascuno con un proprio candidato sindaco (Paolo Comes per il Pd e Angelo Papio per il M5S). Anche ad Acquaviva delle Fonti il Pd ed i pentastellati non si presentano uniti, mentre a Noci il M5S sarà assente, con la propria sigla, sulla scheda elettorale. Dei due Comuni della Bat chiamati al voto, Bisceglie è quello con popolazione superiore a 15mila abitanti ed è, quindi, anche quello politicamente più rappresentativo. L’altro è Margherita di Savoia che però, non superando l’anzidetta soglia abitativa, vota comunque a turno unico. A Bisceglie, come anche ad Altamura, il centrodestra si presenta spaccato, mentre sul fronte del centrosinistra sarà assente sulla scheda il M5S, che non ha presentato un proprio candidato sindaco, né è presente in coalizione a sostegno del candidato sindaco dem. Riepilogando, in Puglia in queste amministrative si vota il 9 Comuni del Barese (di cui 7 con oltre 15mila abitanti e 2 al di sotto); 2 nella Bat ed 8 nella provincia di Taranto, 13 in Salento, 11 nel Foggiano e 8 nel Brindisino. Di queste, solo in poche realtà Pd e M5s sono presenti in alleanza, a sostegno di un candidato sindaco condiviso e, quindi, a mantenere il patto politico che li vede uniti in maggioranza alla Regione, a sostegno del governatore Michele Emiliano. Per il centrodestra, invece, le realtà in cui si presenta unito prevalgono rispetto a quelle, come Altamura e Bisceglie, dove risulta diviso. Ad ogni modo, per quanto possa essere importante in Puglia il test elettorale delle prossime amministrative, è comunque risaputo che le dinamiche di voto nelle competizioni locali sono in prevalenza influenzate da fattori non esclusivamente politici. Un dato, però, è significativo ed è quello del mancato accordo, soprattutto nei Comuni del Barese, tra Pd ed M5S, nonostante queste due forze da gennaio del 2021 sono formalmente alleate in Consiglio regionale e, dallo scorso ottobre, anche in Parlamento condividono l’opposizione al governo di centrodestra, guidato dalla leader di Fdi, Giorgia Meloni.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 11 Maggio 2023