Cronaca

In Puglia i partiti alle prese con candidature ed accordi

In Puglia, come d’altronde in tutte le altre regioni, i partiti politici stanno preparando la campagna elettorale per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimo. Una competizione, però, che non è ancora entrata nel vivo, poiché tutte le formazioni politiche che si apprestano a presentare le liste sono ancora impegnate nella ricerca dei nomi da mettere nell’elenco dei candidati e, quindi, le vere e proprie manifestazioni di propaganda elettorale non sono ancora cominciate. E’ invece partita da tempo la corsa degli aspiranti candidati all’interno dei partiti, per accaparrarsi il posto in lista in una delle posizioni ritenute sicure per essere eletto. Posizioni di sicurezza che per i partiti maggiori sono individuate soprattutto sulla base di previsioni effettuate alla luce di sondaggi e stime, che indicano la percentuale di voti che ciascun partito potrebbe conseguire alle prossime politiche. Risultati, questi ultimi, da cui si ricaverebbe poi, sommando le possibili percentuali di ciascun partito, un’altra previsione, quella appunto di vittoria o sconfitta di ciascuna coalizione che raggrupperebbe le diverse sigle che parteciperanno alla competizione di febbraio prossimo. E se per i due partiti, Pd e Sel, che domenica scorsa hanno celebrato le primarie per scegliere alcuni dei nomi da portare in lista in posizione sicura, i giochi delle candidature sarebbero in parte già fatti, per tutte le altre sigle che si stanno preparando ad essere presenti nella competizione elettorale la partita delle candidature è ancora tutta da definire. Come è noto, il termine per la presentazione delle liste scade l’ormai prossimo 21 gennaio, ma alcune formazioni civiche di dimensione locale anche in Puglia sono alle prese non solo e non tanto per le candidature, quanto per le alleanze con le formazioni maggiori, che sono interessate ad intessere accordi anche con movimenti politici locali, poiché al Senato il premio di maggioranza scatta su base regionale. E, quindi, in alcuni casi i voti controllati dalle formazioni civiche potrebbero essere determinanti a far vincere una coalizione anziché un’altra. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio seggi e la loro ripartizione in Puglia alle prossime politiche. In base ai dati rilevati nel 2011 dall’ultimo censimento, la popolazione pugliese è diminuita rispetto a quella del 2001, per cui nella nostra regione dovranno essere eletti 42 deputati e non più 44, come era avvenuto nelle precedenti politiche del 2001, del 2006 e del 2008. Anche per i senatori pugliesi il numero da eleggere passerebbe da 21 a 20 per la stessa ragione per cui vengono eletti 2 deputati in meno. Quindi, la rappresentanza pugliese in Parlamento, questa volta, sarà composta complessivamente da 62 esponenti. L’attribuzione dei seggi per la Camera avverrà tenendo conto degli sbarramenti previsti su base nazionale dalla legge elettorale, il famigerato”Porcellum” appunto, ma è solo questo il fattore importante ai fini dell’assegnazione dei seggi alla Camera, poiché è anche importante l’attribuzione del premio di maggioranza, che in Puglia consentirà alla coalizione vincente di ottenere non meno di 23 deputati alla coalizione di partiti che vincerà a livello nazionale e, quindi, indipendentemente dal risultato che la stessa coalizione riporterà a livello regionale. Altro discorso, invece, riguarda la distribuzione dei 21 seggi del Senato. Infatti, per Palazzo Madama il premio di maggioranza essendo su base regionale, la coalizione vincente in Puglia si aggiudicherà non meno di 11 o 12 senatori, mentre tutti gli altri partiti che avranno superato lo superatro lo sbarramento, e quindi otterranno seggi, dovranno dividersi i restanti 8 posti per il Senato. In altri termini, la vittoria al Senato in Puglia vale 3 o 4 seggi per la coalizione vincente. E, come è noto, poiché le effettive possibilità di governo della futura coalizione vincente potrebbero dipendere proprio dai seggi che la stessa riuscirà ad ottenere al Senato, allora è chiaro perché anche in Puglia la partita elettorale per Palazzo Madama ha un’importanza ancora maggiore di quanto non lo sia quella per la Camera. Un’ importanza che metterà sicuramente a dura prova i leader pugliesi delle due maggiori coalizioni, nel ricercare alleanze ed intessere strategie elettorali con tutti i soggetti politici territoriali, che potrebbero contribuire a far vincere la partita per il Senato.

 

Giuseppe Palella                


Pubblicato il 5 Gennaio 2013

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