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In trasferta Bari da record, in casa invece stenta

Per il Bari sabato scorso un obiettivo c’era prima di tutto, tornare alla vittoria e così è stato. Solitamente il Bari quando ha vinto in questa stagione, lo ha fatto in modo largo, come contro il Brescia per 6 a 2 al San Nicola oppure con il Cittadella 3 a 0 al “Tombolato”, o sempre al San Nicola con il Parma con un perentorio 4 a 0, poi naturalmente non sono mancate vittoria più risicate come contro Cagliari, Venezia e lo stesso Cosenza, con quest’ultima che sarà la prossima avversaria, da sfidare domenica pomeriggio di fronte al pubblico amico. Un Bari che con la vittoria per 4 a 3 ai danni della Spal di Daniele De Rossi, si riporta in testa nella classifica parziale per rendimento esterno con 22 punti, a pari merito con Frosinone e Genoa. Se dovesse proseguire su questa scia il Bari di Mignani in trasferta mette nel mirino la squadra che sotto la guida di Antonio Conte realizzò ben dieci vittorie ed adesso si è già a quota sei. Al di là però dei numeri che evidenziano quanto di buono sta realizzando il tecnico Michele Mignani, debuttante in B, alla sua prima stagione, dopo aver guidato eccellentemente alla vittoria del campionato di C i Galletti, la squadra barese sta disputando un campionato di rilievo. Non provare a mettere nel mirino l’eventuale promozione diretta o quella passante attraverso i playoff, sarebbe quasi delittuoso perché il Bari è quinto in classifica, a quota trentasei punti, due dalla mina vagate Sudtirol, tre dalla Reggina terza e quattro dalla seconda Genoa, caduta domenica sotto i colpi del Parma. Alla squadra ben gestita da Mignani, tecnico preparato ed anche ottimo gestore dello spogliatoio, uno dei pochi insieme ad altri cinque tecnici a non essere stato sollevato dal proprio incarico, perché tutti gli altri restanti colleghi, ben 14 sono stati esonerati, gli ultimi in ordine cronologico relativo all’ultimo turno sono stati, Cannavaro e Bucchi e con Clotet che è davvero prossimo alla fine dei giochi. La serie B di quest’anno è peggio della lotteria dei calci di rigori per i tecnici, messi subito in discussione, ma non è il caso del tecnico del Bari, Michele Mignani che ha saputo motivare e preparare a livello tecnico-tattico i suoi ragazzi, la netto delle difficoltà riscontrate da neopromossa e quella mancanza di continuità. A cavallo della nona e quindicesima giornata (dove però per tre di queste sei gare è mancato Cheddira) ed in quelle due sconfitte di fila dell’inizio del girone di ritorno, rispettivamente alla seconda e terza giornata, i biancorossi hanno peccato di qualche ingenuità di troppo in fase difensiva e non solo, lasciando quei punti che alla fine l’avrebbero potuta proiettare senza togliere nessun merito ad altre concorrenti, in una posizione di classifica ancora più ambita. Sicuramente la società biancorossa ad inizio stagione aveva programmato e dichiarato che l’obiettivo primario fosse la la salvezza, e resta ancora tale almeno sino alla matematica che dista solo sei punti, pertanto a stretto giro è molto probabile che la società alzi l’asticella, attraverso le dichiarazioni dei suoi tesserati puntando ai playoff, un obiettivo che alimenterebbe a ritrovare quell’entusiasmo che sin qui si sono meritati con i risultati del campo, squadra e società stessa. In piena sinergia con quell’apporto dei tifosi, maltrattati dalle istituzioni perché a Palermo a causa di disposizioni illogiche è stata vietata la trasferta ai residenti di Puglia, cosa ripetutasi di recente per quella di Ferrara allo stadio “Mazza” nello specifico contro la Spal, dove comunque c’erano presenti 512 tifosi, e qualcuno avvistato in tribuna residente pugliese. Onde evitare per il futuro altre situazioni spiacevoli e penalizzanti si auspica che si faccia sentire, salvo non sia stato già fatto nelle segrete delle stanze del Palazzo, anche la Ssc Bari in difesa del tifo organizzato ed i tanti sostenitori che hanno tutto il diritto di seguire liberamente la squadra in trasferta. Quanto al campo poi ci sta pensando un gruppo fantastico a conquistare giornata dopo giornata l’affetto della propria gente e nell’ultima contro la Spal è tornato anche Wualid Cheddira che segnato una delle quattro marcature ed offerto una prestazione superiore. In gol anche Mirco Antenucci, partito dalla panchina ed in rete contro la sua ex squadra e con i tifosi che lo hanno a lungo applaudito; un’altra bellissima storia quella del numero sette biancorosso che è il secondo miglior cannoniere di sempre della storia del Bari, dietro a Luigi Bretti ed il primo incontrastato in C; sarebbe pertanto il coronamento di queste stagioni da leader e premio ad un ragazzo che ha dato tutto se stesso per questa maglia, se gli venisse offerto il rinnovo. Infine contro il Cosenza, fanalino di coda ma solo sulla carta perché sicuramente verrà a giocare domenica al San Nicola con il coltello tra i denti, dovrebbe essere anche la partita che segnerà il ritorno di un altro punto fermo del Bari, Mattia Maita. Un Bari però che soltanto se continuerà a giocare con questo spirito di coesione che ha dimostrato nell’arco di 23 giornate anche quando è incappato nelle giornate storte, potrà continuare a togliersi soddisfazioni. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 7 Febbraio 2023

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