Cronaca

In un paio di anni Bari diventerà il primo e unico hub nazionale della Guardia Costiera

Il Presidente dell'Autorità Portuale del Basso Adriatico, professor Ugo Patroni Griffi

In un paio di anni Bari diventerà il primo ed unico hub nazionale della Guardia Costiera italiana con l’ormeggio navi sino ai cento metri ed avrà anche un porto turistico in grado di fare ormeggiare 200 imbarcazioni e otto megayacht. Insomma, l’offerta portuale barese si espande e gran parte del merito è della lungimiranza del Presidente dell’Autorità Portuale del Basso Adriatico professor Ugo Patroni Griffi anche se il porto turistico è un’opera finanziata dai privati.

Presidente, partiamo dal porto turistico. Che cosa è?

“Intanto è una grande opera finanziaria non a carico dell’Autorità che non ne ha la competenza, ma dei privati che la finanziano. Prima bisogna dirlo non vi erano nè un progetto e tanto meno le risorse, oggi sì. Vi è bisogno di realizzare opere di grande impegno, quelle che comunemente si chiamano di difesa, vale a dire moli, banchine e muri e bisogna dragare fondali per assicurare la dovuta profondità e pescaggio”.

Dove sorgerà questo porto turistico?

“Nei pressi di San Cataldo, oltre al Cus grosso modo, un’area che non è interamente utilizzata e che a dire il vero già da oggi è a disposizione della Guardia Costiera”.

Bari diventerà anche il primo hub nazionale della Guardia costiera…

“Il progetto prevede appunto due cose. In una parte della darsena il porto turistico, all’ esterno invece l’ attracco delle navi della Guardia Costiera che oggi non hanno in Italia una base fissa, quella di Bari sarebbe la prima in Italia, cosa che fa aumentare di sicurezza e di prestigio il porto di Bari”.

Che cosa garantisce la presenza di un hub della Guardia Costiera?

“Una maggior sicurezza in mare, non ci sono dubbi e questa sicurezza aumenterà quando si tratterà di proteggere e vigilare le pale eoliche in mare. A Bari attraccheranno autentiche navi della Guardia Costiera della lunghezza di cento metri”.

Qual è il costo complessivo dell’operazione?

“Trentacinque milioni di euro, i lavori saranno appaltati entro l ‘inizio del 2024 e dovrebbero finire in un paio di anni”.

Che vantaggio avrà la città di Bari?

“Per la Guardia Costiera lo ho detto, aumentano la sicurezza della navigazione e il prestigio del porto di Bari. Mentre per il porto turistico cresce l’offerta cittadina che oggi è limitata ai circoli storici che, sottolineo, nessuno intende cannibalizzare e che resteranno, penso al Barion o alla Vela. Oggi Bari ha dei piccolissimi porti, non sufficienti a far attraccare imbarcazioni di lusso più grandi e penso a quelle da 25 metri, ma vene sono da 50 e 100, vere navi.”.

Se ne avvantaggia il turismo cittadino…

“Certamente. E’ in particolare un turismo ricco, perchè queste imbarcazioni stazionano di solito vari giorni e creano indotto”.

In che senso?

“Come vere e proprie navi fanno cambusa, hanno bisogno di manutenzione, e fanno rifornimento. E’ tutto un circuito virtuoso che viene messo in movimento grazie alla loro presenza senza contare che, trattandosi di turismo ricco, se ne avvantaggia la stessa città con i commerci”.

BV


Pubblicato il 28 Settembre 2023

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio