Cultura e Spettacoli

In vetta, nessuna strega

Nei pressi di Kiev, in Ucraina, vicino alla confluenza dei fiumi Dnieper e Lybid, si leva il Lysa Hora, letteralmente ‘monte privo di tratti distintivi’ o ‘monte sterile’; così detto per il fatto di avere la sommità priva di vegetazione. In tutto il mondo il Lysa Hora è più noto come Monte Calvo. A fare la sua fortuna fu una celebre composizione di Musorsgkij, ‘Una notte sul Monte Calvo’, che includeva la rappresentazione di un sabba. Tale rappresentazione si basava su un testo di Gogol,  ‘La sera della Vigilia di San Giovanni sul Monte Calvo’, in cui si faceva riferimento alla tradizione per cui quella notte le devote del Maligno si davano convegno sul Lysa Hora. Altri invece vogliono che la nascita di questa sinfonia sia legata al soggiorno (1859) dell’autore presso Montecalvo Irpino. Ospite della duchessa Maddalena Pignatelli, figlia di Pietro Fesenko, consigliere dello Zar, Musorsgkij sarebbe rimasto suggestionato dalla leggenda – particolarmente sentita in un territorio interessato dall’inquietante fenomeno dei vulcanelli di fango – delle streghe di Benevento… Il Monte Calvo non è unico al mondo. Soltanto in Italia sono ben sei le cime chiamate così. Esiste un Monte Calvo in Abruzzo, nel Piceno, nel grossetano, tra le Alpi Graie, tra i Monti Ausoni (Lazio meridionale) e infine in Puglia. Il Monte Calvo del Gargano è con i suoi 1065 metri d’altezza una delle più elevate cime della nostra regione (il record spetta al Monte Cornacchia che nella Daunia svetta a 1151 metri). Montagna dalla caratteristiche carsiche, il Monte Calvo si presenta scavato da numerose grotte che risultano abitate sin dalla preistoria ; i ritrovamenti archeologici (asce, selci e strumenti vari) sono riconducibili al neolitico. Nonostante la sommità, livellata come un altopiano, sia spoglia di vegetazione, intorno ad essa prosperano imponenti querceti (cerro e roverella), estensioni di decidue latifoglie (carpino, carpinella, cero campestre) e faggeti ; a quest’ultimo proposito è il caso di sottolineare che alle pendici del ‘nostro’ Monte Calvo il Fagus Sylvatica per effetto di particolari condizioni micro climatiche si spinge ad altitudini minime rispetto ad analoghe formazioni presenti in Italia. Per via dell’altitudine e soprattutto dell’esposizione ai venti balcanici, in inverno il Monte Calvo si ricopre di un pesante manto di neve ; e per effetto della superficie leggermente bombata e spoglia, tale manto si presenta particolarmente suggestivo nelle notti di luna piena. Il clima che avvolge l’habitat del monte è continentale, con inverni rigidi e ventosi ed estati miti e soleggiate.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 30 Agosto 2019

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