Cronaca

Inaugurato il poliambulatorio vicino alla stazione

Tempo c’è voluto, dopo i lavori di ristrutturazione, ma ieri finalmente il presidente della giunta regionale Emiliano e il direttore generale della Asl Bari, Vito Montanaro, con il sindaco di Bari Antonio Decaro hanno inaugurato il poliambulatorio di via Caduti di via Fani, una struttura centralissima che risorge nello stabile che fu prima sede dell’Inam e poi sede di vari servizi sanitari. Nell’edificio di sei piani, avamposto fondamentale della medicina generale in Città, completamente ristrutturato e messo a norma, troveranno posto alcuni servizi attualmente situati in sedi non idonee e sparse sul territorio. Completamente nuovi gli impianti, gli arredi e soprattutto gli strumenti medici e i macchinari, di ultima generazione e allestiti in ambienti gradevoli e moderni. Molte di esse saranno riconvertite in servizi di base, altre lasceranno posto a servizi ospedalieri (come al “Di Venere” di Carbonara). “La ridislocazione di servizi sul territorio – ha detto Emiliano visitando compiaciuto la struttura –  ha consentito alla Regione Puglia, nonostante il piano di rientro che abbiamo dovuto sopportare, il blocco di assunzioni che ci ha impedito di assumere 2600 persone e le aspettative di finanziamento del piano sanitario nazionale derivanti dal patto per la salute, di raggiungere tanti obiettivi incluso quello odierno, senza aumentare le tasse. Aumentare l’aliquota Irpef sarebbe stata un’operazione facile ma non abbiamo voluto farla.  Ci stiamo stringendo moltissimo per consentire al nostro sistema sanitario di reagire alla sfida, non per rimanere a mezza classifica, dove siamo già grazie al lavoro di chi mi ha preceduto che va rispettato e onorato, ma bisogna mirare ad essere la prima sanità italiana. Lo possiamo fare perché ci hanno messo talmente “a dieta” che oggi siamo il sistema sanitario più leggero che si possa immaginare. Dunque se saremo bravi nell’implementare i servizi di eccellenza, ridurre la mobilità passiva, aumentare i servizi sul territorio, utilizzare la tecnologia per una migliore assistenza domiciliare, potremo essere un esempio di come, anche al sud, è possibile vincere qualche campionato. Nella migliore delle ipotesi a noi dicono, quando le cose vanno bene, che la Puglia quasi non sembra una regione meridionale. Ebbene questa è una frase che mi fa arrabbiare –ha concluso il governatore – perché presuppone l’idea che al sud siamo destinati al fallimento. Non è così, come dimostrano i tanti risultati già conseguiti in questi anni e che stiamo continuando a raggiungere”. Eppure sono passati sei anni di attesa per gli utenti e cittadini baresi, prima che riaprisse i battenti il Poliambulatorio della Asl di via Caduti di Via Fani, nelle immediate vicinanze di piazza Aldo Moro, a Bari. Non di un “normale” poliambulatorio stiamo parlando, ma di una vera e propria Casa della Salute nel cuore della città, con la duplice funzione di centro di primo soccorso e di importante struttura cui rivolgersi, in alternativa agli ospedali, per tutta una serie di analisi cliniche e controlli di routine e specialistici. La sua riapertura – anzi l’apertura delle case della salute e dei poliambulatori specialistici su tutto il territorio regionale – potrebbe essere, dunque, un serio provvedimento per l’abbattimento delle liste di attesa negli ospedali e per impedire il sovraffollamento dei pronto soccorso. Il Poliambulatorio è un centro di riferimento sanitario non solo per i residenti di tutti i quartieri a ridosso della stazione centrale, ma anche per chi giungeva a Bari in treno o con gli autobus che fermano nella adiacente via Capruzzi, fungendo anche da Guardia medica e in ogni caso preziosissimo aiuto per anziani e indigenti. Ora bisognerà rivedere la “mappatura” dei servizi offerti e ancora sparsi su tutto il territorio cittadino e in aree distanti chilometro dal centro cittadini e mal collegate con i mezzi pubblici, crea ormai disagi non più sopportabili soprattutto agli anziani e agli indigenti.  Dunque, sono trascorsi sei anni precisi da quando i seminterrati del poliambulatorio e annessa guardia medica di piazza Moro, proprio di fronte alla Stazione Centrale, si allagarono quasi fino al primo piano e quindi chiusi per ragioni di sicurezza. I lavori sono andati avanti assai a rilento, prima di giungere ieri alla sospirata riapertura dell’importante centro di assistenza nel quartiere murattiano. 

 

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 24 Dicembre 2015

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