Incarichi ed elezioni: contestato il bando per scegliere gli avvocati all’Amgas
“Nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, rotazione, parità di condizione, concorrenza e trasparenza, l’AMGAS S.r.l. di Bari, in esecuzione alla disposizione del Consiglio di Amministrazione del 22/03/2019, indice avviso pubblico per l’acquisizione di candidature volte alla istituzione di un apposito elenco di avvocati esterni da cui attingere al fine di conferire incarichi di assistenza, consulenza legale e patrocinio per prestazioni di rappresentanza e difesa in giudizio in controversie nella quali l’AMGAS è parte”, attacca il bando pubblicato sul sito dell’azienda principe del Comune a fine marzo, scadenza fissata per domani, a mezzogiorno in punto. L’avviso-lampo in bacheca aziendale per un paio di settimane scarse ha per oggetto, invece, l’ambiziosissima istituzione d’un elenco di avvocati esterni a cui affidare incarichi di assistenza, consulenza e patrocinio in giudizio dell’AMGAS nelle cause di natura amministrativa, civile, lavoro ma anche tributario, penale e recupero crediti di importo pari o superiore a 10mila euro. Sicchè, anche se già esiste un affollatissimo albo di legali esterni cui attingere, rideterminato nemmeno tre anni fa dalla stessa amministrazione e con quasi cinquecento avvocati iscritti, l’azienda di c.so De Gasperi – di concerto con l’ente proprietario – ha deciso che i prossimi incarichi verranno conferiti ai professionisti iscritti nel nuovo elenco. Con provvedimento, in ogni caso, adottato direttamente dal Consiglio di Amministrazione della stessa società che eroga il gas. Certo, nel rispetto dei principi di rotazione, imparzialità, non discriminazione e trasparenza, come si legge nell’avviso ancora in pubblicazione, ma senza discostarsi dal “carattere fiduciario” che contraddistingue ogni incarico pubblico e, comunque, tramite formale richiesta di preventivo ad almeno tre avvocati, scelti tra i presenti nello stesso elenco. In sostanza l’intuitu personae’, come dicevano gli antichi padri del diritto, rimane il criterio principe per decidere i professionisti ai quali affidare l’incarico di difendere gli interessi della più importante società partecipata del Comune di Bari, come del resto avviene in tutti gli altri enti pubblici. Ma non è soltanto la discrezionalità delle scelte che scaturiranno dal bando AMAGS, che ieri ha attaccato con un breve, ma puntuto comunicato Irma Melini, candidata sindaca indipendente al Comune di Bari, quanto la fin troppo sospetta prossimità con le elezioni amministrative. Fissate, come sanno tutti, a fine maggio prossimo. Una coincidenza che non convinto affatto la battagliera consigliera comunale barese. <<Dopo gli addobbi natalizi, arrivano gli incarichi legali: ecco come fa campagna elettorale la maggioranza dell’Amministrazione Decaro>>, scudiscia la Melini. Ricordando, appunto, che lo scorso 27 marzo, con scadenza 11 aprile, è stato pubblicato un avviso pubblico per la costituzione di un elenco di avvocati esterni per il conferimento di incarichi di assistenza, consulenza e patrocinio per prestazioni di rappresentanza e difesa in giudizio in controversie in cui l’AMGAS è parte. <<Il bando pubblicato in piena campagna elettorale e soltanto per quindici giorni, lascia la discrezionalità della scelta al Consiglio di Amministrazione, nominato dal Sindaco uscente>>, incalza Irma Melini. Che nemmeno prende in considerazione altri aspetti del bando-lampo Amgas Srl. Come, ad esempio, la determinazione del compenso per i futuri professionisti officiati dalla società del gas, ancorati in ogni caso ai minimi tariffari. Salvo accordi diversi, intercorsi al momento della convenzione tra società e avvocato esterno, al momento dell’affidamento. Infatti, al fine della quantificazione del compenso, il professionista accetterà il compenso determinato sulla base di previsione di spesa da concordare tra le parti, facendo riferimento ai parametri minimi fissati dalla tariffa professionale forense vigente, anche se “…eventuali maggiorazioni di parcella, ad esempio in casi di controversie su materie di particolare complessità o che implichino la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, adeguatamente documentate e giustificate, dovranno essere concordate con l’AMGAS prima dell’affidamento dell’incarico”, si legge nel bando contestato.
Francesco De Martino
Pubblicato il 10 Aprile 2019