Primo Piano

Incendiato il portone di casa del sindaco di Trani

“Se qualcuno pensa di intimorirmi, si sbaglia di grosso”. Poche parole sui social e la foto del portone di casa bruciato dalle fiamme. E’ stato questo il risveglio del sindaco di Trani (Bt), Amedeo Bottaro, al quale questa notte ignoti hanno incendiato l’ingresso della sua abitazione sita nel centro storico della citta’. Il primo cittadino dice di non aver ricevuto alcuna minaccia in questo periodo. L’ipotesi piu’ accreditata potrebbe essere una bravata notturna di qualche giovane, all’indomani dell’ordinanza emessa nella giornata di ieri in cui si vieta lo stazionamento e il consumo di bevande per le vie della movida dalle 18 alle 22 il venerdi’, nei prefestivi e festivi, fino al 30 aprile prossimo.
Il provvedimento e’ stato adottato da Bottaro dopo che alcuni giovani avevano rivolto fischi e invettive nei confronti delle forze dell’ordine impegnate per garantire il rispetto delle norme anti contagio in citta’. Il sindaco di Trani ha sporto regolare denuncia al Commissariato di Pubblica Sicurezza.”Non posso che essere felice di tanta solidarieta’ che sto ricevendo in questo momento: e’ evidente che non sono solo, che dietro di me c’e’ un’intera citta’ e questo non puo’ che farmi piacere”, ha detto il sindaco di Trani (Bt) Amedeo Bottaro, dopo il gesto intimidatorio subito questa notte. Il portone dell’abitazione del primo cittadino e’ stato dato alle fiamme e ad accorgersene, questa mattina, sono stati gli operatori ecologici dell’Amiu durante il ritiro della differenziata. Da parte del mondo della politica, di diversi ordini professionali e della cittadinanza, si sono moltiplicati i messaggi di solidarieta’. “Abbiamo il dovere di essere vicini ai sindaci che si trovano ad affrontare da soli i mille problemi delle comunita’”, ha detto la consigliera regionale pentastellata Grazia Di Bari. Il gesto, infatti, potrebbe giungere dopo l’ordinanza emessa ieri da Bottaro in cui vieta lo stazionamento e il consumo di bevande per le vie della movida dalle 18 alle 22 dal venerdi’ alla domenica, fino al 30 aprile prossimo. In questo periodo pandemico, infatti, i sindaci devono “riuscire a contemperare diritti legittimi, ma spesso erroneamente visti come confliggenti, su tutti quello alla salute”, ha ricordato il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, “ma nulla giustifica la violenza, le minacce e gli insulti”.
Solidarieta’ anche dal sindaco di Andria, Giovanna Bruno: “Mi auguro che ritrovi la serenita’ e non perda di vista la missione a cui sta dedicato una parte importante della vita, il cammino della legalita’ con la fascia tricolore al petto”. Il direttore della Confesercenti Bat, Mario Landriscina, e il responsabile tranese Gianfranco Di Toma hanno “preso le distanze da qualunque situazione abbia portato al vile gesto, specie se legato all’ordinanza anti assembramento o da qualunque altra situazione ancora irrisolta e che la pandemia sta alimentando”. Fanno eco anche il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D’Alberto e il coordinatore della Camera del lavoro di Trani, Vito De Mario:
“Siamo al fianco del sindaco e a tutti gli amministratori locali che vivono ormai sotto pressione per via delle diverse spinte che arrivano dalla societa’ e per via del ruolo difficile di mediazione che in questo particolare momento devono esercitare tra emergenza sanitaria, economica e ricadute sociali”.


Pubblicato il 27 Febbraio 2021

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio