Incertezza per i dipendenti del Comune che hanno superato la prova
La storia è semplice, e paradossale al tempo stesso. Con determinazione direttoriale di fine luglio 2020 l’Agenzia Dogane Monopoli ha approvato le graduatorie dei candidati dichiarati idonei nell’ambito della procedura di mobilità volontaria mediante passaggio diretto tra pubbliche amministrazioni a seguito della partecipazione dei suddetti candidati al bando di mobilità a domanda contenuto nella D.D. 92041/RU dell’ 1 /8/ ’19 per 255 posti di seconda area funzionale per il profilo professionale di Assistente Doganale presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Ai molti dipendenti del Comune di Bari – che hanno partecipato al concorso con non pochi sacrifici, affiancando al lavoro quotidiano svolto in tempo di pandemia anche con lo studio per la preparazione all’esame, e che sono diventati idonei – il Comune ha rilasciato un nulla osta provvisorio, che li abiliterebbe a passare alla Agenzie delle Dogane solo se sostituiti o compensati con personale in entrata nello stesso Comune. Il meccanismo fin qui appare abbastanza lineare, uno va e l’atro viene, con un meccanismo compensativo che salvaguarda la completezza dei ranghi comunali. L’inghippo, però, è sempre in agguato, e nel nostro caso consiste nel fatto che il Comune di Bari, nonostante la graduatoria sia di fine luglio 2020, e nonostante sia noto che molti dipendenti abbiano conseguito l’idoneità , non ha ancora bandito un concorso di mobilità in entrata specifico per i vari profili che consente, per l’appunto, il transito degli idonei nella AGM. Risultato? Se l’Agenzia delle Dogane, che è in grave carenza di personale, dovesse, dopo quasi un anno, chiamare gli idonei, a quelli che dipendono dal Comune di Bari l’Ente non potrebbe rilasciare il nulla osta definitivo, non avendo provveduto a sostituirli mediante bando di mobilità in entrata, cosa fatta – pare – solo per i pochi vincitori dello stesso concorso. E così, non solo si vanificano i sacrifici dei tanti che si sono preparati al concorso inseguendo la prospettiva di una vita lavorativa migliore, ma si disattendono anche le speranze delle decine di dipendenti pugliesi emigrati verso gli altri comuni del paese che da tempo attendono l’occasione per tornare a casa. L’auspicio è che in questi tempi funesti, di aumento della disparità sociale e di disperazione, di provvedimenti che si rincorrono alla cieca senza esito su un orizzonte nero come la pece, la Pubblica Amministrazione intervenga tempestivamente per garantire la tutela del diritto al lavoro maturato dai suoi dipendenti dichiarati idonei relativamente a ciascuna sede individuata nel bando ADM , provvedendo con urgenza a bandire un concorso di mobilità in entrata per la sostituzione o compensazione dei propri organici.
Pubblicato il 23 Marzo 2021