Indovina chi viene a pranzo? Decaro a tavola con i baresi
“Venga pure a casa mia ,caro Sindaco, tanto dove non si mangia in quattro non si mangia neppure in cinque”. Potrebbe essere questo il tenore di qualche risposta che Antonio Decaro potrebbe ricevere, all’ora di pranzo, da qualche barese indigente, che non riesce neppure a mettere insieme la colazione con la cena. L’ineffabile primo cittadino barese ha escogitato un’altra trovata delle sue. Eggià, perche il Sindaco di Bari ha pensato bene di autoinvitarsi a casa dei baresi per discutere con loro dei problemi spiccioli, quotidiani seppur non meno importanti, che affliggono i cittadini, ed ha deciso di farlo all’ora di pranzo, quando tradizionalmente la famiglia si riunisce intorno al desco. Decaro ha assicurato che nel suo peregrinare nessun quartiere sarà risparmiato dalla sua “invadenza”, e che si accontenterà anche di un frugale pasto, e come novello Fra’ Galdino accetterà persino solo un caffè, per giunta ristretto. Il Sindaco non è nuovo a queste operazioni simpatia; basti ricordare che oltre un anno fa egli girovagava, con il rischio di essere scambiato per un barbone (di lusso), fra gli ingombranti abbandonati per strada dai soliti incivili, alla ricerca spasmodica di una birra occultata in qualche frigorifero dismesso. In quel frangente i baresi ebbero quindi modo di apprezzare anche la sua ironia e le sue doti di attore improvvisato. Ora, invece coadiuvato da qualche suo brillante collaboratore ( una simile “genialata “, mutuata dai pentastellati, non può essere solo farina del suo sacco ) Decaro ha deciso di imporre la sua leggiadra e partecipe presenza nelle case degli amministrati nel momento in cui le massaie sono impegnate a scolare la pasta. Essendo lui il Sindaco, chi avrà mai il coraggio di rifiutargli una piatto di minestra calda ed un tozzo di pane, avrà pensato il tapino? Orecchio ,dunque, al citofono . I fortunati vincitori dell’ augusta presenza dovranno però contenersi a tavola, non potendo esplicitare, come fanno gli inglesi, rumorosi gradimenti(o roboanti sospiri) dopo i luculliani manicaretti ingurgitati : un pò di bon ton alla presenza dell’ illustre ospite, ovviamente, non guasta. Se poi qualche cittadino poco ospitale dovesse decidere di non rispondere affatto al dolce trillo , Decaro non si attaccherà solo al citofono ma anche al primo tram, per giunta sgangherato, che transiterà in zona. L’ingegnere prestato gentilmente dall’Anas alla politica potrà pure essere bersaglio di qualche cittadino bontempone nel caso costui decidesse di vendicarsi per tutte le tasse pagate mettendo ad insaputa del primo cittadino del lassativo nelle pietanze; una cattiveria che il Sindaco, intendiamoci, non merita. Al limite, per fargli smaltire le calorie in eccesso, ci sono sempre i piatti da lavare. Che nessuno abbia però l’ardire e la sfacciataggine di propinargli un piatto di orecchiette! Ogni riferimento alla vicenda Noordin è puramente ….voluto. Speriamo, infine, che questa singolare iniziativa non venga imitata dal suo straripante predecessore, il governatore pugliese Michele Emiliano, attualmente in attesa di essere trombato alla corsa per le primarie per la segreteria nazionale del Pd. In tal caso ai baresi non solo converrebbe non rispondere al citofono ,bensì chiudere pure i frigoriferi con grossi lucchetti. Michelone ,si sa, è culinariamente parlando un epicureo, e fa bene ad esserlo per consolarsi dei recenti e molteplici dispiaceri. Tornando al nostro girovago in cerca di cibo, un dubbio assale le nostre poco intonse coscienze. Conoscendo l’animo filantropico del nostro primo cittadino non vorremmo che avesse devoluto tutto il suo emolumento di Sindaco in beneficenza, ed essendo rimasto ormai in bolletta, elegantemente e con dignità stia cercando un modo per sopravvivere. La cosa ci provocherebbe un intenso dispiacere, sino a indurci ad invitare, dato che i servizi sociali lasciano alquanto a desiderare, l’intera cittadinanza ad adottarlo. Noi della redazione, in tal caso, vorremmo essere i primi in questa gara di solidarietà. In conclusione,un avvertimento per i pochissimi baresi che conoscono poco il Sindaco:in caso sentissero suonare il citofono all’ora di pranzo , non scambino quel signore dalla carnagione scura e la barba incolta per qualche extracomunitario impegnato nella raccolta di pomodori nel foggiano. E’ Antonio Decaro,il nostro inimitabile primo cittadino . Per cortesia fatelo desinare con il dovuto rispetto.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 4 Aprile 2017