Infermieri che aspettano, con la pandemia le graduatorie sono ferme
Sentivano già l’assunzione concretizzarsi in un bel contratto a tempo indeterminato al servizio delle varie aziende sanitarie, i candidati a diventare infermieri nelle corsie dei nostri ospedali. E adesso che tutto sembra arenato -…porcaccia la miseria, come direbbe qualche famoso eroe dei fumetti – con la procedura di mobilità per oltre cinquecento assistenti dei camici bianco/verdi, c’è in Regione chi ha chiesto di fare il punto della situazione. Infatti il consigliere regionale Antonio Gabellone (FdI) ha chiesto la trattazione e audizione <<urgente>> nelle competenti commissioni regionali congiunte (seconda, terza e sesta, ad essere precisi) delle problematiche relativa al blocco delle graduatorie di mobilità di cinquecento e sessantasei infermieri. “Rispetto alla graduatoria – ha evidenziato Gabellone nella sua richiesta già acquisita e protocollata agli atti della presidenza regionale – di mobilità extra ed intraregionale Infermieri Puglia, approvata da tempo da parte di Asl/BA, la procedura di reclutamento risulta ferma al primo scorrimento avvenuto tra il 2019 ed il 2020. In totale sono 566 i posti riservati agli infermieri che, nonostante le rassicurazioni ricevute da Regione Puglia e oltre ad aver vinto un concorso, sostenuto costi economici e disagi importanti per garantirsi un posto di lavoro a tempo indeterminato, da anni aspettano di rientrare in Puglia per ricongiungersi con i propri famigliari.” Insomma, “una grave ingiustizia”, per il consigliere seduto nei banchi della Minoranza a via Gentile, quella che si sta consumando a danno della categoria e sulla quale è già intervenuta qualche organizzazione sindacale autonoma. In particolare la Fials, suggerendo come soluzione l’emanazione di una direttiva regionale che preveda l’immediato avvio del reclutamento dei posti di Collaboratore Professionale Sanitario (CPS) Infermiere nelle Aziende ed Enti del Sistema Sanitario della Regione. Almeno di quelli della stessa graduatoria di mobilità da parte di tutti i direttori generali degli enti e aziende del Servizio sanitario regionale. Ma Gabellone ha pure sottolineato “come tali argomentazioni rivestono indubbiamente il carattere di urgenza e involgono diversi profili interdisciplinari che ne richiedono la trattazione congiunta delle Commissioni Consigliari. Ragione per cui si ritiene in maniera ancora più impellente di dover ‘audire’ il presidente Regionale Michele Emiliano, l’assessore alla sanità Pierluigi Lopalco, il direttore del Dipartimento promozione salute Vito Montanaro, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale/ Bari Antonio Sanguedolce, i segretari della Fials. Tutto questo accade in Puglia proprio quando ci sarebbe bisogno di allargare le maglie delle assunzioni, causa prolungarsi del periodo pandemico da Sars2/Covid 19. Poi, sempre in rampa di lancio, c’è il maxi concorso sempre per infermieri in Puglia, tenuto all’inizio di questo mese nei padiglioni della Fiera del Levante, al quale si sono presentati oltre 4 mila concorrenti giunti allo stadio finale del procedimento di selezione che, in teoria, avrebbe già dovuto concludersi e che in ogni modo potrebbe, alla fine della selezione ancora in corso, allargare la platea degli assunti nelle corsie degli ospedali pugliesi. Potrebbero infatti essere inseriti i candidati idonei/non vincitori in graduatoria, vista e considerata la carenza e i tanti precari con contratti a tempo determinato.
Francesco De Martino
Pubblicato il 30 Settembre 2021