Primo Piano

Infinita telenovela tra Nuovo centro destra e Forza Italia

I tatticismi nella coalizione che sostiene la candidatura di Domenico Di Paola a sindaco di Bari non finiscono neppure ora che il quadro delle alleanze sembra ormai definito. Infatti, Il senatore Massimo Cassano, coordinatore pugliese del patito di Angelino Alfano, ossia del Ncd, ha ancora una volta minacciato di rimettere in discussione l’alleanza elettorale con Forza Italia e gli altri partiti e movimenti civici che appoggiano Di Paola nella corsa a Primo cittadino di Bari, se il partito che rappresenta non otterrà i riconoscimenti politici che gli spettano nell’ambito della coalizione di cui fa parte. Ai nodi delle candidature alla presidenza dei cinque municipi di decentramento amministrativo ora si è aggiunto anche quello del vice sindaco che, in caso di vittoria, Forza Italia vorrebbe assegnare a Filippo Melchiorre, esponente di “Fratelli d’Italia – An”, mentre Cassano chiede che quella poltrona sia appannaggio del Ncd, che in teoria è la seconda forza politica al fianco di Di Paola. Ma anche altre richieste avanzate da Cassano non sembrano siano state accolte con favore dalle altre sigle e partiti che formano la coalizione che sostiene Di Paola, per cui il coordinatore regionale di Ncd si è riservato di sottoscrivere il documento, voluto dai rappresentanti di “Fratelli d’Italia-An” e condiviso da quelli di “Forza Italia”, con cui si riconosce, in caso di vittoria, al partito di Giorgia Meloni ed Ignazio Larussa la facoltà di indicare il nome del vice di Mimmo Di Paola a Palazzo di Città. Cassano, infatti, si è preso una pausa di riflessioni, motivando di voler sottoporre al direttivo cittadino del suo partito ogni decisione sul prosieguo dell’intesa. Decisione che – ha precisato il Nuovo centrodestra di Cassano in un comunicato a firma del capogruppo al Comune Romeo Ranieri – potrebbe anche essere quella di correre da soli al primo turno, evidentemente per poi trattare l’intero pacchetto di incarichi soltanto con Di Paola, in caso di ballottaggio. Ranieri nella nota del Ndc lamenta una serie di chiusure nei confronti del suo partito, al tavolo delle trattative, da parte dei potenziali alleati, che stanno facendo di tutto non per giocare da protagonisti la partita per la riconquista, dopo dieci anni, del Comune di Bari da parte delle forze di centrodestra, ma per portare avanti una “guerra fratricida” dal sapore forte di vendetta personale e poco interessata ad una reale vittoria elettorale. In effetti, lo scontro in atto all’interno del centrodestra barese sulla possibile spartizione di talune poltrone, senza aver prima conseguito la vittoria al Comune e, soprattutto, senza che siano noti i reali rapporti di forza che emergeranno dalla consultazione, da l’impressione agli elettori comuni di essere in presenza di “un’armata Brancaleone” che anziché concentrarsi su programmi e proposte da presentare ai cittadini baresi, per chiedere il consenso elettorale alle amministrative del 25 maggio prossimo, si stia dedicando a definire gli assetti di potere, nel caso dovesse vincere il candidato sindaco Di Paola. In altri termini, i sostenitori di Di Paola si starebbero preoccupando di come dividersi la pelle dell’orso prima ancora che questo sia stato catturato. Ed è chiaro che, in quest’ottica, le paventate minacce di abbandono della coalizione da parte del Ncd di Cassano sono una finzione che mira unicamente ad aumentare il proprio peso specifico, da mettere poi sul piatto della bilancia politica ed amministrativa del sindaco, nel caso vinca Di Paola. La nota di lagnanze del capogruppo di Ncd al Comune, Ranieri, ha però subito sortito una richiesta di chiarimenti del coordinatore cittadino di Forza Italia, Luigi D’Ambrosio Lettieri che, nel ricordare agli alleati di Ncd che la pazienza di Fi, come quella di Cicerone, non è infinita, ha invitato i responsabili baresi del partito di Alfano ha dichiarare se intendono realmente sostenere la candidatura Di Paola a sindaco e, quindi, “se Ncd è disponibile a sancire un patto onesto, leale e duraturo con Di Paola, con la coalizione che lo sostiene, con Bari e i suoi elettori”. Oppure perseguono la politica delle poltrone. Ed a conclusione della sua dichiarazione D’Ambrosio Lettieri ha ammonito i colleghi baresi dell’ex Pdl facendogli presente che: “Ncd sappia che la nostra pazienza sta per finire ed è arrivato il momento di togliere il velo dalle mistificazioni”. Un avvertimento, questo, che sicuramente non spaventerà Cassano ed i suoi amici del Ncd barese, che evidentemente sono perfettamente coscienti del gioco politico che stanno conducendo e dello scopo che intendono effettivamente raggiungere. Un “gioco” di cui potrebbero però non essersi accorti che finora nella coalizione che sostiene Di Paola i fili di tutte le matasse fanno capo effettivamente solo al candidato sindaco. Ed i “fittiani” di Forza Italia stanno solo prestando il fianco a tale situazione, per far forse credere agli elettori baresi di centrodestra che il “vero” tallone d’Achille della coalizione è Cassano con il suo partito. Una strategia, quella di Fi, riuscita finora perfettamente, perché Cassano ed i suoi amici di Ncd gli stanno dando ancora corda. Quindi, inutile illudersi che Di Paola rinunci al ruolo di protagonista dell’alleanza e si affidi, per le sorti della propria campagna elettorale, esclusivamente all’ex-ministro salentino Raffaele Fitto o all’odierno antagonista di quest’ultimo nel centrodestra pugliese, cioè al barese Cassano. Infatti, se così facesse, probabilmente Di Paola perderebbe già in partenza la corsa alla poltrona di Primo cittadino di Bari.

 

Giuseppe Palella 


Pubblicato il 2 Aprile 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio