Influencer: l’educatore del terzo millennio?
Per influencer si intende comunemente un personaggio di successo,molto popolare sui social network che ha al suo seguito un certo numero,spesso notevole, di followers. prevalentemente giovani,che diventano suoi “seguaci”.L’influencer, lo dice il nome stesso, influenza, condiziona il modo di pensare,di essere e quindi i comportamenti dei followers che si adeguano e omologano, senza mettere in discussione ciò che l’influencer fa passare in maniera prevalentemente autoreferenziale. L’influencer rimanda a sé,al proprio modo di essere ed atteggiarsi elevandolo a modello e diventando spesso un idolo per i followers soprattutto per quelli più fragili e quelli la cui personalità è ancora in formazione.Ma a partire da quale senso e concezione della vita, da quali principi e valori l’influencer catechizza e fidelizza i suoi followers e soprattutto con quale finalità?Il dubbio che la finalità dell’influencer sia prevalentemente ,per non dire esclusivamente, il profitto e il suo tornaconto personale è più che peregrino! Che differenza abissale rispetto al modo di porsi dell’educatore ,molto spesso precario e mal pagato,che come l’etimologia del termine indica e-ducet cioè tira fuori,trae fuori,con ars maieutica di socratiana memoria,cio’ che è dentro gli educandi conoscendoli uno ad uno,accogliendoli nella loro diversità e valorizzandone l’unicità e irripetibilità , volte correggendoli ma mai manipolandoli pretendendo assimilazioni a se stesso e massificazioni ottuse. Empatia,dialogo,confronto e discussione sono le declinazioni del legame che è alla base dell’educazione fatta di stima,riconoscimento reciproco,amore alla diversità dell’altro. L’educazione è un rischio perché l’educatore deve mettersi a nudo davanti all’educando che può opporre il suo rifiuto.E qui emerge l’altra categoria che contraddistingue una vera relazione educativa:la libertà e il totale rispetto della libertà dell’altro perché l’intento non è influenzarlo e condizionarlo ma aiutarlo ad essere più se stesso a scoprire la verità della vita e delle relazioni mettendo in campo cuore e ragione. Il mondo dell’influencer e dei suoi followers è invece la riduzione a scimmiottamento delle idee e dei comportamenti postati sui social senza spazio di confronto se non virtuale e ridotto al gesto di schiacciare un’icona per dire: “mi piace” o “non mi piace”.
Rosanna Lallone, esperta nel settore welfare
Pubblicato il 1 Ottobre 2024