‘Ingessata’ la facciata del Liceo Scacchi: quando il via libera della Soprintendenza?
Ecco come si presenta ancora oggi la facciata esterna del Liceo Scientifico Scacchi dopo che un paio di mesi or sono pareva che la Provincia di Bari avesse avviato i lavori. Infatti il relativo progetto, su relazione dell’Assessore all’Edilizia scolastica, Stefano Diperna, proprio ad aprile aveva ottenuto il disco verde della giunta provinciale che, dopo aver approvato il rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2013 (con un avanzo di amministrazione da 120 milioni circa euro) ha anche approvato il progetto. L’intervento relativo al Liceo Scacchi, dunque, interessa in particolare il rifacimento dei prospetti del liceo, sul lato che si affaccia su corso Cavour e costerà complessivamente 370 mila euro. Il progetto ancora in rampa di lancio, fanno sapere dagli uffici del servizio tecnico di via Spalato, non puo’ passare alla fase attuativa con la pubblicazione del bando. Motivo? Secondo i funzionari tecnici è ancora in attesa dell’autorizzazione definitiva da parte della Sovrintendenza ai Beni Culturali, trattandosi di un edificio vincolato, ma il problema è che questa autorizzazione ormai da mesi e mesi non arriva. “Il liceo Scacchi negli ultimi tre anni – ha già spiegato l’assessore Diperna – è stato oggetto di una serie di interventi rilevanti ai fini della sicurezza da parte dei tecnici provinciali, quali il rifacimento di tutti gli impianti elettrici ed ausiliari, ma anche diversi interventi relativi all’acquisizione del certificato di prevenzione incendi e messa in sicurezza della scala di emergenza e manutenzione dei servizi igienici. Interventi che, dal punto di vista economico, hanno impegnato l’amministrazione provinciale retta da Francesco Schittulli per un totale di circa 400 mila euro”. Inoltre, per sopperire alla crescita della popolazione scolastica dello “Scacchi” la Provincia, durante questa amministrazione, ha anche messo a disposizione della scuola un porzione dell’immobile dell’adiacente istituto “Pitagora”.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 28 Maggio 2014