Cronaca

Inquinamento da rumore ferroviario: chi controlla ?

Le ferrovie rispettano la legge sul rumore ferroviario? Se lo chiedono in molti, a Palese e Santo Spirito allarmati dalla ridondanza continua provocata dalle centinaia di treni che transitano ogni giorno per il territorio circoscrizionale. A farsi portavoce delle istanze di chi risiede non lontano dai tanti binari che tagliano a metà le due ex frazioni baresi, per chiedere il rispetto della Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico n. 447 del 26 ottobre 1995 ed il relativo Regolamento Applicativo. Norme che hanno introdotto l’obbligo, per società e enti gestori di servizi pubblici (trasporto e infrastrutture), di presentare ai Comuni interessati piani per il contenimento e l’abbattimento del rumore, qualora vengano superati i valori stabiliti. Per questo esiste l’obbligo di destinare alla mitigazione del rumore una quota, non inferiore al 7 per cento, dei fondi di bilancio destinati alla manutenzione e al potenziamento infrastrutturale. Per le ferrovie fu emanato anche un regolamento specifico per cui la società RFI, in virtù di tali norme, in un rapporto ambientale del 2002, ha realizzato mappe acustiche per ogni Comune interessato. Nelle mappe erano rappresentati i livelli di rumore a cui erano sottoposti i diversi “recettori “(Abitazioni,Scuole,Ospedali ecc) lungo il percorso ferroviario, per pianificare, in accordo con gli Enti locali, gli interventi di risanamento e le priorità.. RFI si vantava di essere uno tra i primi Gestori della rete, a livello europeo, ad aver realizzato le mappe acustiche, anticipando di oltre cinque anni il termine fissato dalle direttive comunitarie. Inoltre RFI aveva stanziato , per gli anni futuri, circa 1.300 milioni di euro per interventi di contenimento e riduzione del rumore ferroviario. Interventi che prevedevano, essenzialmente, la realizzazione di barriere fonoassorbenti. Questi stessi obblighi di legge sono validi anche per le società aeroportuali. E lecito arguire che i cittadini di Palese e Santo Spirito siano direttamente interessati alla tematica del rumore ferroviario per i risvolti negativi causati da un deciso incremento del rumore ferroviario registrato. Si assiste infatti in questo ultimo periodo ad un considerevole numero dei treni in transito nel territorio soprattutto nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino con suoni di sirene laceranti e ridondanze dovute allo sferragliare dei treni in transito. I problemi che affliggono gli abitanti di Palese lungo il passaggio ferroviario non riguardano solamente il rumore assordante, ma anche le vibrazioni delle case e il rilascio di polveri nocive alla salute dei cittadini e all’ambiente. Una questione di inquinamento acustico e ambientale dovuti al passaggio di 150 treni al giorno dei quali la metà sono treni merci: mediamente un treno ogni 10 minuti. Un traffico che è andato intensificandosi negli ultimi anni e per il quale le ferrovie, a quanto risulta, hanno fatto poco e niente a parte le mappe del 2002 – ha fatto notare l’esponente politico. RFI, da quello che risulta, aveva rilevato e trasmesso anche al Comune di Bari la mappatura acustica del 2002 e probabilmente,si presume, anche negli anni successivi. Il Comune di Bari, purtroppo, non ha mai reso pubblici questi dati essenziali a valutare la pericolosità del superamento dei limiti di rumore ferroviario. Esistono anche direttive comunitarie per la mappatura acustica dei centri urbani con oltre 25mila abitanti a cura delle società di trasporto pubbliche. Palese è interessata al rumore ferroviario ed i suoi cittadini vorrebbero conoscere se le mappature acustiche previste dalle Leggi succitate siano state approntate e/o aggiornate oltre ai provvedimenti adottati. Un fatto è certo, nessun palesino negli ultimi dieci anni ha visto mai barriere fonoassorbenti in prossimità dei binari né tantomeno è stato messo al corrente del livello di rumore generato dai treni in transito. Oggi che la situazione è decisamente peggiorata sarebbe opportuno che gli Enti pubblici interessati ,in primis il Comune di Bari, rendesse conto dei dati in possesso riguardo al rumore ferroviario .Ove necessario,concludono i due cittadini,bisognerà coinvolgere l’A.R.P.A ed in caso di superamento dei limiti di Legge, procedere alla messa in mora degli Enti ferroviari per costringerli agli adempimenti obbligatori di competenza..Ma fino ad oggi da palazzo di Città c’è stato silenzio assoluto sulla questione e la speranza per tanti cittadini è che qualche consigliere comunale di buon animo interroghi il Sindaco sulla questione in attesa che dal consiglio della Prima Circoscrizione arrivino segnali di risveglio.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 21 Febbraio 2013

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