Cronaca

Interruzione della logopedia, ora c’è l’esposto ai Carabinieri

“”Siamo solite: nel 2008 eravamo riusciti a fare assicurare prestazioni di logoterapia presso il Distretto dell’Azienda Sanitaria ex Bari-4 di Valenzano, ma dall’altro ieri i piccoli pazienti e le loro famiglie sono ripiombati nel disagio”, taglia corto Vitantonio Uggenti, alla guida del comitato civico ‘Pro Civitate’ dopo che, senza uno straccio ufficiale di avviso, gli utenti della logopedia hanno appreso che il servizio era stato sospeso. E non è dato sapersi se e quando sarà riattivato. Davvero troppo per Uggenti, che ieri ha depositato un breve, ma dettagliato esposto, alla stazione dei Carabinieri di Bari/Carrassi.  Ma  quali sono le patologie che sono trattate dalla Logopedia? Tra le patologie che vengono curate sia per l’infanzia che nell’età adulta, rientrano i disturbi della voce parlata o cantata (disfonie e disodie), disturbi della pronuncia della parola per lesioni delle labbra, della lingua o del palato, disturbi della comunicazione per lesioni del sistema nervoso centrale, disturbi comunicativo – linguistici dovuti alla sordità, disturbi dell’acquisizione del linguaggio in età evolutiva, disturbi della deglutizione (disfagie) a seguito di interventi sulla laringe o deglutizione atipica dell’infanzia e disturbi tubarici e dell’articolazione temporo- mandibolare, per citarne solo alcune. Patologie di poco conto e quindi trascurabili e non meritevoli di trattamento?  Il  buon senso, e non   la conoscenza della Medicina, fanno subito intendere che non è così, ma è evidente che non tutti hanno la stessa opinione e soprattutto le stesse sensibilità. Tutto ciò non accade in chissà quale punto del globo sconosciuto a Dio e agli uomini ma in un paese alle porte del nostro capoluogo, che si chiama Valenzano, piccolo centro a due passi da Bari. “Ciò che non può essere taciuto, è la scarsa sensibilità con la quale i nostri Amministratori hanno gestito il problema, infatti essendo loro a conoscenza del fatto che al 31 marzo sarebbe scaduto il contratto con la terapista in servizio presso la sede Asl di Valenzano, avrebbero dovuto per tempo indire un concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di detta figura professionale o in difetto rinnovare temporaneamente il contratto alla terapista che per tre anni ha operato in quel distretto e che aveva instaurato con i piccoli pazienti un ottimo rapporto umano, oltre che professionale, entrambi necessari se si vuole ottenere la più ampia collaborazione e il miglior risultato da un bambino”, riattacca Uggenti, daccapo in prima linea in questa battaglia contro amministratori impegnati solo a far quadrare i conti. Anche se ciò rischia di determinare disagio agli utenti magari già affetti da patologie invalidanti. Di chi la responsabilità di fronte a tagli che colpiscono le ruote più deboli del carro e cioè i pazienti più piccoli e indifesi, gli anziani, i malati cronici? Molti dei medici, infermieri e operatori ai quali sono scaduti o sono in scadenza i contratti a tempo determinato, hanno sottoscritto i loro accordi con le aziende sanitarie tre anni orsono, pertanto ciò che fa in qualche modo sorridere è che a battersi contro il precariato e a favore della loro stabilizzazione sia proprio chi li ha partoriti, come accade nella “Regione Migliore” di Nicola Vendola, coi governanti che litigano e si rimpallano le responsabilità, mentre tanti piccoli pazienti sono costretti a sospendere le terapie che in un paese normale dovrebbero essere erogate. E mai mendicate. A questo punto sarà la Magistratura, interessata dal movimento civico barese, a verificare se sono ipotizzabili reati nella sospensione del servizio medico-assistenziale di logopedia nell’ambulatorio Asl di Valenzano, servizio  che interessava fino all’altro ieri decine di piccoli disabili e traumatizzati.
 
Francesco De Martino                                                           
 
 
 
 
 


Pubblicato il 4 Aprile 2011

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