Cultura e Spettacoli

Intitolazione di una sala di Palazzo De Mari a Cesare Colafemmina

A due mesi di distanza dalla scomparsa del professor Cesare Colafemmina (Teglio Veneto 1933 – Grumo Appula, Bari 2012), ad Acquaviva delle Fonti è stata intitolata la Sala Conferenze di Palazzo De Mari. Dopo i saluti del Sindaco Francesco Squicciarini e dell’assessore alla Cultura Francesca Pietroforte, sono intervenuti Pasquale Cordasco (Università degli Studi di Bari), Giacomo Annibaldis (Gazzetta del Mezzogiorno) e Mariapina Mascolo (presidente CeRDEM – Centro di Ricerca e Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “C. Colafemmina”). Cosimo Damiano Fonseca (Accademia Nazionale dei Lincei) ha inviato una relazione che è stata letta da Vito Fumarola (Centro Ricerche Storia Religiosa in Puglia). L’iniziativa è promossa dal Comune di Acquaviva – Assessorato alla Cultura e dal CeRDEM Centro di Ricerca e Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”. Per l’assessore alla Cultura, Francesca Pietroforte: “Molti acquavivesi hanno reso omaggio a uno dei cittadini che hanno dato più lustro al nostro paese. Il prof. Cesare Colafemmina, studioso del mondo ebraico e biblista di livello internazionale, riviveva nelle parole appassionate della moglie Sonia Vivacqua, che ha sottolineato come fosse stato appropriato dedicare una sala in cui si realizza concretamente l’incontro tra la gente e la cultura a un uomo che ha sempre studiato materie e argomenti complessi, riuscendo a renderli accessibili a tutti”. Al termine della serata è stata scoperta la targa progettata dall’architetto Giovanni Fraccascia. “Abbiamo ritenuto doveroso dedicare una sala tanto importante di Palazzo de Mari- ha continuato l’assessore Pietroforte-, che negli ultimi due anni e mezzo si è qualificata come la cornice dei momenti culturali organizzati o patrocinati dall’amministrazione comunale, a un concittadino capace di incarnare la passione per gli studi, l’amore per la vita, l’affetto per la famiglia, e in grado di dare lustro ad Acquaviva in tutta Europa e nel mondo. Così facendo abbiamo cercato di vivificare, almeno in parte, il rilievo che un grande uomo, non abbastanza celebrato in vita, ha dato a tutta la nostra comunità”. Colafemmina ha insegnato Epigrafia ed Antichità Ebraiche nell’Ateneo barese e Letteratura Ebraica nell’Università della Calabria. Scopritore di nuove catacombe ebraiche e cristiane a Venosa, ha allestito la Sezione Ebraica del Museo diocesano di Trani all’interno della sinagoga medievale Scola Grande. In suo onore è stato costituito il CeRDEM – Centro di Ricerche e Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”, a cui lo studioso ha donato la biblioteca e il suo archivio privato, dichiarato di importante interesse culturale dal MiBAC – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia (con Decreto del 6 agosto 2012, prot. 8170). A Cesare Colafemmina il CeRDEM ha dedicato un convegno internazionale in ottobre intitolato “Gli Ebrei nell’Italia meridionale e nel Mediterraneo dall’Età romana all’Alto Medioevo” (The Jews in South Italy and in the Mediterranean area from the Roman times to the Early Middle Ages), promosso insieme alla Soprintendenza Archivistica per la Puglia, dal Dipartimento di Scienze Umane – Università degli Studi della Basilicata in collaborazione con l’Archivio di Stato di Bari, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata e le Soprintendenza BSAE e BAP della Puglia, l’ANAI-Sezione Puglia, il Centro di Studi Ebraici (Università L’Orientale, Napoli), l’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo, il Goldstein-Goren Diaspora Research Center (Tel Aviv University) e la Società di Storia Patria per la Puglia. Il convegno in memoria di Colafemmina ha ripreso molti dei percorsi da lui tracciati, approfondendo vari aspetti della vita ebraica nei centri dell’Italia meridionale dall’epoca romana all’Alto Medioevo. La riscoperta di questo mondo multietnico, dovuta a Cesare Colafemmina, ha spinto il CeRDEM a organizzare nuove ricerche e attività sul territorio al fine di continuare le ricerche dello studioso, guardando nella prospettiva (segnata dallo stesso Colafemmina) della presenza ebraica alla luce del più ampio quadro di riferimento del giudaismo come una presenza sfaccettata nella realtà del Mediterraneo. Info: www.cerdem.com

 

M.M.


Pubblicato il 15 Novembre 2012

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