Incredibile atto di intolleranza Venerdì sera a Bari durante la conferenza stampa del giudice Alfredo Mantovano ( sulla crisi della famiglia), e dell’ avvocato Presidente di Giuristi per la Vita Gianfranco Amato ( sul gender), svoltasi venerdì pomeriggio presso la parrocchia Santa Croce in Bari, organizzata dagli alunni del Di Cagno Abbrescia. Che cosa è accaduto? Che un gruppo di circa trenta giovani ( molti anche sotto i diciotto anni), hanno interrotto la conferenza con urla, cartelloni, saltando sulle sedie, mettendo panico e scompiglio nella sala. Qualcuno stava per arrivare alle vie di fatto con i presenti, persino scagliandosi su due signori anziani, dopo aver cercato di rivoltare il banco vendita dei libri. Solo l’intervento pronto della polizia e Digos presente in sala in borghese ha evitato il peggio. I contestatori sono stati identificati nella piazzetta adiacente la chiesa e denunciati. Che la serata si annunciasse calda, lo si era capito nei giorni scorsi quando identica conferenza era stata duramente contestata a Monopoli e nel Salento, e il deputato Sel Nicola Fratoianni aveva chiesto una sorta di censura preventiva nei confronti del relatore avvocato Amato. Gli incidenti sono avvenuti mentre il relatore Amato esponeva la sua tesi: i contestatori, all’ improvviso, sono balzati fuori con una tecnica evidentemente organizzata. Infatti erano seduti nella platea a macchia di leopardo. I contestatori hanno inneggiato al libero amore tra i sessi, in favore della omosessualità e coppie gay, hanno manifestato a favore delle unioni civili e inneggiato alla teoria gender. Uno ha persino scandito, come fosse allo stadio e in segno di solidarietà, il nome Emiliano- Emiliano. La conferenza, poi, è regolarmente ripresa e terminata. I rappresentanti di Le Manif pour Touts riferiscono anche che nei giorni scorsi, dopo una loro pacifica dimostrazione di dissenso fuori della sede Regionale, non sarebbero stati trattati in modo amichevole dal Governatore e a breve potrebbero mettere in rete un video secondo il quale il Gladiatore li avrebbe apostrofati quali perdenti. Complimenti per la bella lezione di tolleranza
Bruno Volpe
Pubblicato il 30 Ottobre 2015
