“Io sono diverso e tu?
“Io sono diverso e tu?, un progetto culturale e teatrale che ha posto l’attenzione sul rapporto tra teatro e diversabilità, condotto dal Teatro Kismet grazie al sostegno del Comune di Bari e che culminerà con una tre giorni ricca di spettacoli e di eventi, che si distribuiranno tra il 2 e il 4 maggio. Da una parte ci saranno gli attori professionisti, da sempre impegnati nell’ambito teatrale collegato alla diversabilità e dall’altro vi saranno i giovani dei centri diurni, che hanno partecipato attivamente ai laboratori teatrali. Un percorso intrapreso circa 20 anni fa, in collaborazione con l’Associazione Ricreativa Culturale Handicap (A.R.C.Ha.) e che oggi mira ad unire tradizione e modernità, coinvolgendo proprio i centri diurni. Un percorso che in questi anni ha sviluppato molteplici laboratori, incontri, seminari ed occasioni di riflessione e di confronto e che quest’anno, proprio grazie al sostegno dell’Assessorato al Welfare, è stato ripristinato, nonostante i tagli operati dal governo nel 2010. Il progetto si articola in due aspetti distinti: da una parte sono stati coinvolti 40 operatori tra docenti di sostegno, educatori, psicologi e operatori socio-sanitari dei centri diurni; dall’altra parte, invece, sono stati coinvolti 20 ragazzi diversamente abili che hanno frequentato assiduamente i laboratori teatrali, condotti da Giulio De Leo, attore esperto in questo ambito. Nella prima serata, quella del 2 maggio alle 19.30, presso il Teatro Kismet, i ragazzi si esibiranno in una dimostrazione aperta del laboratorio condotto da Giulio De Leo: “Intimo Gesto”, sarà il momento in cui i ragazzi mostreranno la propria intimità, attraverso un percorso guidato. Venerdì 3 maggio alle 21.00, invece, andrà in scena “Al Presente” con Danio Manfredini; il 4 maggio alle 19.30 andrà in scena lo spettacolo “Piccola Antigone e Cara Medea” con la regia di Teresa Ludovico, uno spettacolo che riporta i miti nella storia recente, nei sobborghi di una città distrutta dalla guerra. Infine, sempre nella giornata di sabato, alle ore 21.00 andrà in scena “Che qualcuno ascolti, che qualcuno sia…”, con la regia di Marcello Sambati. “Ricordo una frase letta molti anni fa, ‘La diversità in libertà porta ad essere in fratellanza’ – ha sostenuto Ludovico Abbaticchio, assessore al Welfare – e la cultura e il teatro in questo possono fare molto. Sono 130 i ragazzi disabili gravi che frequentano i centri diurni, alcuni di questi sono a carico dell’amministrazione comunale, altri invece a carico dell’Asl. Tra questi, 20 ragazzi hanno preso parte al progetto. Studiare progetti nuovi, legati alla culturale e al mondo teatrale, aiuta l’autosufficienza a fare molti passi avanti”. “Le diversità vanno integrate attraverso il teatro si fanno passi avanti. E’ importante mettere a valore la cultura e il teatro, è importante dare valore a percorsi di formazione e di inserimento lavorativo – ha dichiarato Elena Gentile, assessore regionale al Welfare – Oggi, è importante dare maggiore importanza all’aspetto culturale che a quello politico”.
Nicole Cascione
Pubblicato il 30 Aprile 2013