Cronaca

Istituto Oncologico tra accorpamenti, interrogazioni e direttori in ferie o da nominare

Non si placa la bufera attorno all’Istituto Oncologico di Bari, causa i troppi dubbi e interessi che agitano il suo futuro e che, secondo i sindacati autonomi in prima linea anche in questi giorni feriali, prendono sempre più forma a causa di un ‘management’ che nella migliore delle ipotesi pare assente o distante. Difatti, a seguito delle numerosissime segnalazioni/denunce e della recente interrogazione regionale proposta dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Antonella Laricchia, il direttore Antonio Quaranta, pur girando attorno alle questioni sollevate nei mesi scorsi, non ha assolutamente smentito la possibilità di un accorpamento tra l’’Istituto “Giovanni Paolo II” di Bari e l’Azienda Consorziale Policlinico di Bari diretta da Vitangelo Dattoli. E’ questo, detto forte e chiaro, l’ultimo e più recente dilemma che assilla i dipendenti e i vertici dell’ex Ospedale ‘Cotugno’, rappresentanti sindacali in primis: <>, taglia corto il Segretario Aziendale FIALS, Domenico Romano Losacco. Per il quale, bisogna ricordarlo, le <>, ma anche le scelte politiche sbagliate risalenti all’agosto 2012 con l’individuazione dell’attuale management, non possono e non devono –anche in questo caso…- ricadere sui lavoratori e su questo importantissimo centro d’eccellenza. Il battagliero sindacato autonomo barese preannuncia, quindi, battaglia in tutte le forme e su tutti i fronti contro <<…chi vorrebbe dar seguito a quest’atto indegno e privo di logica, esortando invece ad operare le dovute verifiche interne circa l’operato di un management aziendale che ha portato i lavoratori dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” a effettuare ben quattro scioperi in un anno, producendo qualcosa come settecentocinquanta lettere di contestazione nel giro di tre anni, vale a dire da agosto 2012 ad oggi>>. La crisi sembra ancora senza sbocchi, dunque, nel campo delicato della ricerca e cura oncologica a Bari, mentre per dipendenti, sindacati, parti sociali e parte sana dell’Istituto, i calcoli per risparmiare non possono certo intaccare l’autonomia dell’Istituto. Istituto di ricerca è nato, Istituto di ricerca è oggi e tale deve rimanere, lo slogan di molti nelle stanze della sanità puglise! Ma per il segretario Fials da non sottovalutare anche altri ritardi e politiche claudicanti, nella gestione di Via Cotugno, come la nomina del nuovo direttore sanitario. Losacco fa parlare atti e provvedimenti, a partire dalla deliberazione del direttore generale n. 367 del 23 giugno scorso, quando l’Ente recepiva la nomina ministeriale del Prof. Giampietro Gasparini in qualità di Direttore Scientifico, appunto. Successivamente, con deliberazione n. 399 del 7 luglio, lo stesso diggì Quaranta affermava che entro i primi giorni di agosto, il Prof. Gasparini avrebbe firmato il contratto con l’Istituto e si sarebbe potuto insediare. Invece? Gaparini già da fine luglio ha provveduto a sottoscrivere il contratto di collaborazione con l’Ente, ma fino ad oggi manca ancora la firma proprio del Direttore Generale (tra l’altro in ferie fino alla fine del mese) per poter dare validità legale al contratto. <>.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 13 Agosto 2015

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