Cultura e Spettacoli

Italiano… come te non c’è nessuno

Prendi due volpi da palcoscenico (Tullio Solenghi e Maurizio Micheli) e un evento epocale (il centocinquantenario dell’Unità). Metti il tutto a fuoco lento, mescola bene e guarda se la sorte non ti scodella un “Italiani si nasce… e noi lo nacquimo”. Successo al Traetta per questo esilarante spettacolo, frutto del lavoro a quattro mani della suddetta ed infernale coppia diretta da Marcello Cotugno. Nella finzione scenica, la scalcinata Compagnia Gatta Ci Cova (nomen omen…), è stata ingaggiata per esibirsi in uno spettacolo ‘politicamente corretto’ sull’Unità d’Italia  che deve avere luogo sulla piazza d’un anonimo Comune. Ma i guitti sono guitti. Se hai nel sangue la commedia dell’arte sono dolori. Prima o poi l’istinto – irresistibile –  riemerge e ti saluto. Sicché, dall’iniziale dire compassato ed aulico, la rappresentazione scivola in burletta tra la disperazione del Sindaco del luogo. Prende così il via un affresco dell’italianità che prende le mosse addirittura da Adamo ed Eva e perviene ai giorni nostri, quelli dei faccendieri, dei salotti televisivi e dei cinepanettoni. Il lavoro procede per quadri. Una galleria di personaggi sfila in palcoscenico. Non manca nessuno : i martiri cristiani, i Santi, i miracolati, Cristoforo Colombo, Leonardo, Casanova, Leopardi… Il tutto sotto lo sguardo di Garibaldi e re Vittorio che, da statue, ritrovano nel finale dimensione umana e s’interrogano circa l’utilità d’essersi tanto affannati per fare di una ‘espressione geografica’ (Metternich) una nazione. Ma alla fine concludono che così doveva andare e perciò amen, teniamoci stretta questa Unità che a conti fatti resta il male minore. Su una festosa passerella in puro stile Café Chantant cala il sipario. Operazione furba, “Italiani si nasce…” guarda al pubblico più incline alla risata di disimpegno. Pervaso da uno spirito goliardico (collaborazione ai testi di Marco Presta, consulenza artistica di Michele Mirabella), lo spettacolo esalta il talento di Solenghi e Micheli, una coppia assortita come meglio non si potrebbe, che nella gag sguazza e coglie il destro per improvvisazioni folgoranti (per una di queste, durante la replica di domenica sera, c’è stato un plateale scoppiare a ridere in placoscenico…). Intorno ai due mattatori si muove un valido cast composto da Sandra Cavallini, Gualtiero Giorgina, Adriano Girali, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli e Luca Romani. Buona la regia di Cotugno che imprime ritmi martellanti ed effervescenti. – Prossimo appuntamento al Traetta :  sabato 19 febbraio con “W4AD – Waiting for a dinner – Aphrodite’s postorganic remake” per la regia di Anna Di Pinto e Maria Filograsso, Produzione I’M Teatro IndipendenteMente.
italointeresse@alice.it
 


Pubblicato il 16 Febbraio 2011

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