Jago, come Lucifero
Shakespeare fa morire Emilia per mano di Jago. Nel suo ‘Se tu avessi parlato… Emilia’ (andato in scena in questa settimana all’Anchecinema Royal), Marinella Anaclerio, invece, fa sopravvivere la donna alla pugnalata del marito perché possa raccontare la tragedia di Otello da una prospettiva finalmente ‘altra’. Una prospettiva che, se non aggiunge molto a quanto già detto a proposito dell’ottuso Moro e della povera Desdemona, illumina Jago di una luce diversa da quella che mette in risalto il moderno prototipo del traditore. Sì, l’odio di Jago nasce dal sospetto che Emilia se la sia intesa col Moro e dalla stizza che un mediocre come Cassio sia stato elevato al rango di Luogotenente, ma tanto può giustificare una vendetta così efferata? Emilia giunge ad una conclusione : Jago non era l’ammiratore di Otello, ne era il suo adoratore. Egli nel Moro vedeva il proprio ‘Signore’. Ferito a morte come il primo degli angeli ribelli, Jago non poteva essere che estremo nella sua ribellione… La molto brava Carla Guido è una Emilia rosicchiata dal rimorso, una donna che non si perdona d’avere aperto gli occhi troppo tardi, che non si capacita d’essere divenuta determinante nella tragedia della povera Desdemona. Ben avvolta dal disegno luci di Giovanni Bellini, Emilia emerge come dal nulla con tutto il suo carico di solitudine. Muovendosi nella scarsa metratura su cui poggia una sedia la Guido dà vita a una rievocazione mesta e pacata, nel gesto come nella parola. Questa Emilia sembra anticipare il resoconto da presentare ai Giudici dell’Ade, e senza temerne la sentenza : dentro, è già morta. Al di là di prevedibili ed espliciti riferimenti al tema della violenza sulle donne, la Anaclerio adatta con molto mestiere il testo shakespeariano all’inattesa angolatura. La direzione è calda, felicemente discreta. Qualche perplessità sull’opportunità dell’accompagnamento musicale eseguito dal vivo da Christian Pizzuto alla chitarra elettrica. Non determinanti le proiezioni video. Produzione . Alethela Teatro – Prossimo appuntamento per la Settimana Shakespeariana, domani, 20 novembre, ancora all’Anchecinema Royal, con ‘Suonando Shakespeare’. Prodotto dall’Associazione Musicale Diapason/Rocco Capri Chiumarulo e da quest’ultimo diretto, lo spettacolo consiste in una selezione di alcuni sonetti di Shakespeare la cui lettura è alternata all’esecuzione di brani per violoncello. Con : Rocco Capri Chiumarulo, Anna Garofalo, Nicola Fiorino, Angela Teresa Consoli. Musiche : Johann Sebastian Bach, Benjamin Britten, John Dowland. Coreografie di Angela Teresa Consoli. Scene : Rocco Capri Chiumarulo.
Italo Interesse
Pubblicato il 19 Novembre 2016