Cultura e Spettacoli

Jovanotti infiamma il pubblico di Bari

Un faccino sorridente stampato su di una bandiera gialla che corre libera sul palco, questa è l’immagine che ci resta del concerto di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti all’indomani del live allo Stadio della Vittoria di Bari. Se la volontà di Lorenzo era di regalare una serata di musica e serenità ci è riuscito davvero molto bene. Il concerto è stato anticipato da dj famosi e da un mini live dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Alle 21,20 in uno stadio illuminato a giorno e quasi pieno,  sono saliti sul palco tutti i musicisti e dietro Lorenzo con un abito coloratissimo e sorridente. Sulle note di “Ciao Mamma”, coperto dalle urla della gente è partito subito il live. Certo non aspettava altro Lorenzo che cantare le strofe di questa canzone: “che bello è quanto lo stadio è pieno….. ciao Mamma guarda come mi diverto”. Lorenzo saltella da un parte all’altra dell’immenso palco fatto di passerelle che gli consentono di arrivare al centro dello stadio. Bisogna sottolineare che il costo del biglietto era, in un’epoca come quella che stiamo attraversando, proibitivo, ma Lorenzo ha ripagato bene l’esborso regalando due ore e mezzo di live  pazzesco,  su un palco minimalista, senza troppi effetti scenici,  senza copertura e con solo tre schermi che proiettavano immagini e video. Un palco che ha lasciato spazio alla musica e soprattutto al contatto con il pubblico, perché Lorenzo questo fa e cerca da sempre, il contatto, il coinvolgimento e l’allegria. Infatti per tutto il concerto, circa due ore e mezza Lorenzo corre, tocca le mani del pubblico, e canta senza un attimo di sosta. Bella sicuramente la frase che ha urlato a squarciagola alla fine del live rivolgendosi al pubblico: “ragazzi non facciamo fregare, ce la possiamo fare”. Un messaggio di speranza e di gioia di vivere che abbiamo apprezzato moltissimo. Una scaletta immensa quella del Backup Tour che ha spaziato dai vecchi ai nuovi successi, toccando anche brani meno noti come “la mia moto” che non fu proprio un successone all’epoca, rivisitata in una versione più rock. Nuova veste hanno assunto anche brani come “una tribu’ che balla” o “ora”. Diciamo che la scelta musicale di questa scaletta è stata in molti casi rivisitata in una versione più elettro-pop e dobbiamo dire che la scelta non dispiace affatto. Quattro cambi di abito ed un medley dedicato ai colleghi tanto stimati durante la parte dedicata al “ciclo della notte”:  Certi notti (Ligabue), Una notte in Italia (Fossati), Notte prima degli esami (Venditti) e  L’uomo in frac (Modugno). Un momento sicuramente molto intenso è stato l’esecuzione del brano “Le tasche piene di sassi” scritto in occasione della scomparsa della mamma ed eseguito con il solo accompagnamento del pianoforte, per dare giusta intensità e valore alle bellissime parole del testo: “Sono solo stasera senza di te,  mi hai lasciato da solo davanti al cielo …… “. Ad accompagnare sul palco Lorenzo una band di grandissima qualità, l’immancabile e bravissimo Saturnino al basso, Riccardo Onori alle chitarre, Franco Santarnecchi alle tastiere, Christian Rigano ai sintetizzatori, Gareth Brown alla batteria, Leonardo Di Angilla alle percussioni, con l’aggiunta di una sezione fiati guidata da Marco Tamburini. Il Backup tour si annuncia già alla seconda tappa come un tour che entrerà nella classifica dei concerti più belli del 2013, sia per la scelta musicale e sia per il grande coinvolgimento con il pubblico. Questa volta Jovanotti ha colpito e centrato il bersaglio, e salutando il pubblico a fine concerto, se ne è reso conto anche lui, Infatti ha sostato a lungo sul palco a godersi gli applausi ed alla fine ha detto:  “vorrei restare qui per sempre”. Grande Lorenzo per aver regalato una notte di musica e di allegria, in questa Italia dove sembra non ci sia più posto per nulla.

Nicola Violante

 


Pubblicato il 13 Giugno 2013

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