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La beffa dei vincitori di concorso ancora non assunti

Niente da fare: passano le settimane, i mesi e pure gli anni, ma non è stata ancora pubblicata dal competente Dipartimento della Funzione Pubblica quella benedetta circolare che aprirebbe definitivamente le porte del lavoro a diversi giovani laureati e diplomati pugliesi. Ancora costretti, dunque, ad aspettare la sospirata assunzione nei ruoli dello Stato, pur avendo pienamente maturato il loro diritto al posto di lavoro dopo aver superato un regolare concorso pubblico, ormai definito e virtualmente concluso da oltre un anno. E sono mesi e mesi che dagli uffici ministeriali arrivano solo promesse, rinvii e impegni non mantenuti, coi dirigenti impegnati in eterne riunioni di lavoro. Così tanto che non possono nemmeno rispondere a telefono per replicare alle istanze sacrosante di chi ha maturato, come detto, il sacrosanto diritto al lavoro. “Speravamo che la circolare ad assumere da parte della Funzione Pubblica fosse emanata dopo la ‘spending review’, ma fino a oggi nulla di fatto. Da un po’ di tempo è impossibile contattare la responsabile dell’ufficio preposto, quindi non sappiamo più a che santo votarci per tutelare i nostri diritti e forse non ci resta che rivolgerci al Prefetto, per un atto dovuto”, si sfoga uno dei vincitori a pieni voti che abita in provincia di Bari. Ma entriamo nei dettagli di questo concorso senza fine, bandito con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 29 dicembre 2009, col quale il Ministero dell’Interno aveva bandito, appunto, un concorso per centotrenta posti per l’accesso al profilo professionale di assistente informatico (area funzionale seconda, fascia retributiva F2) del ruolo del personale dell’Amministrazione civile. Il tempo passa e dopo il concorso tutto s’è arenato: concluse le prove con la regolare graduatoria di merito e i nomi dei vincitori, niente circolare. E perciò, si capisce, niente assunzioni. Il Senatore Antonio Del Pennino in una sua interrogazione presentata al Ministro napoletano Patroni Griffi, ha ricordato anche lui che questo concorso s’è concluso con l’approvazione della graduatoria di merito avvenuta con decreto ministeriale emanato il 28 giugno dell’anno scorso. E se la relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale risale al 23 settembre 2011, tra qualche giorno siamo a un anno preciso di attese e tribolazioni, molti di quei vincitori sono ancora in lista d’attesa, visto che s’è già proceduto all’assunzione soltanto d’un primo contingente di trenta unità, a partire da marzo di quest’anno. Assunzione avvenuta, per fortuna, dopo “…la riallocazione di risorse non utilizzate a seguito di varie rinunce inerenti a precedenti concorsi” scrive il parlamentare repubblicano riferendosi ai posti resisi vacanti per i pensionamenti, nella sua interpellanza. Ma intanto per gli altri che nell’amministrazione desiderano entrarci, il treno della sospirata assunzione stenta ad arrivare. Un appuntamento che i giovani disoccupati baresi e pugliesi attendono con ansia, come gli altri loro colleghi dell’intero Stivale, anche se sanno bene anche loro di dover attendere che il Ministero per la Pubblica Amministrazione –  di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, predisponga la circolare di cui sopra. Circolare emanata generalmente a febbraio, con la quale le pubbliche amministrazioni vengono edotte circa i vari ‘step’ da seguirsi per procedere alle assunzioni di personale vincitore di concorso. E che doveva essere emessa, come promesso quest’anno dai responsabili del Ministero, il 31 maggio, con tre mesi di ritardo.

 

Monta anche l’indignazione dei nostri lettori

 

Ma ora di mesi ne sono trascorsi altri sei e tutto, purtroppo, è ancora fermo. Il Senatore Del Pennino ha deciso di andare fino in fondo e alla Funzione Pubblica ha chiesto – …e per iscritto- per quali ragioni, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti, la nota circolare non sia stata ancora pubblicata e se il Ministro per la Pubblica Amministrazione nonché il Ministro dell’Economia e delle Finanze, non ritengano di dover provvedere alla sua emanazione in tempi celeri. Ma anche se il Ministro dell’Interno intenda procedere, entro il 31 dicembre dell’anno in corso, all’assunzione dei restanti vincitori del concorso in premessa facendo salve le disposizioni attualmente vigenti sulla limitazione del ‘turn over’. Anche l’ex assessore repubblicano barese, Giuseppe Calabrese, ha preso a cuore l’aspirazione dei vincitori del concorso di assistente informatico: “Il Ministero alla Funzione Pubblica dovrebbe prendere a cuore la vertenza di questi giovani nostri disoccupati, molti dei quali laureati, che già scontano la difficoltà di vivere in una delle regioni del Mezzogiorno penalizzate dalla crisi dilagante. Vorrei ricordare che si tratta di ragazzi che si sono impegnati al massimo e hanno superato brillantemente le loro prove: perché penalizzarli facendoli aspettare tanto tempo, quando hanno già maturato il loro diritto all’assunzione nell’amministrazione pubblica ormai da così tanti tempo?”. Intanto la rabbia dei vincitori di concorso baresi monta e a loro si unisce l’indignazione dei nostri lettori. Che a commento di un nostro articolo sullo stesso argomento pubblicato a luglio, hanno espresso solidarietà “”…per quanti hanno vinto un concorso così difficile, preparandosi con impegno e sacrificio… E’ profondamente ingiusto e disumano tenere in sospeso la vita delle persone, e di chi è loro vicino, in questo modo …. Non sapere il dove e il quando del proprio futuro significa togliere il senso di speranza e di progettualità … significa non permettere di vivere …ed è contro questo malessere (e cattive e malsane prassi politiche e burocratiche) che dovrebbe nascere coesione e protesta da parte di tutti noi cittadini”. E ancora: “La costituzione: Articolo 1: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Articolo 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Questa faccenda rappresenta l’ennesimo fallimento della Repubblica Italiana, è una vergogna”. Appunto…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 14 Settembre 2012

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