Cultura e Spettacoli

La bella cristiana umiliò Dragut

Tra le molte leggende pugliesi a base di fantasmi ce n’è una che riguarda uno scoglio che emerge dalle acque di Torre Pali – tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli – e che con un po’ di prosopopea viene chiamato Isola della Fanciulla. La leggenda vuole che nelle notti di luna piena sia possibile scorgere una figura di giovinetta aggirarsi inquieta sulla superficie di questo affioramento. L’origine di tale diceria risale al Cinquecento, ai tempi di Dragut, ammiraglio e corsaro ottomano tristemente celebre per i ripetuti attacchi mossi alle città costiere italiane. Vendicativo e sanguinario, Dragut risparmiava solo le fanciulle, che rapiva al fine di rivenderle al mercato delle schiave che fioriva nei porti del medio oriente. Dragut, che nel 1554 si era ‘distinto’ a Vieste decapitando quasi l’intera popolazione, tre anni dopo sbarcò nel basso Salento ripetendo crudeltà e rapimenti. In quella circostanza, al ritorno dall’entroterra, dove avevano fatto strazio di persone e cose, gli uomini del tristo conducevano fra le molte prede una fanciulla di singolare bellezza e altrettanto singolare fierezza. Nello scorgere a riva le navi di Dragut pronte a riprendere il mare, l’orgoglio della ragazza ebbe un ritorno di fiamma : Con tutte le forze si oppose. In più d’uno quei bruti dovettero adoperarsi per avere ragione di tanta resistenza. Una volta a bordo, la fanciulla venne portata al cospetto di Dragut : Che intendeva fare il gran capo di questa giovane donna così riottosa? Indignato da quella tenacia, il corsaro avrebbe volentieri tagliato la gola alla prigioniera se una sottile ammirazione per il suo coraggio non gli avesse suggerito altro pensiero. Ovvero : In cambio della vita, la ragazza era disposta ad abbandonare la religione cristiana per abbracciare quella musulmana? Il rifiuto di lei, fermo e aspro, ferì Dragut che persa subito ogni pietà diede ordine di metterla a morte. Eseguita la sentenza, il corpo della ragazza venne gettato in acqua. Pietosa, la corrente volle depositare quelle spoglie sull’isolotto di cui sopra. Lì, coperta da un velo di sabbia, composta e serena, la rinvennero pescatori… Una storia toccante, che meriterebbe d’essere rievocata. E come, con un concorso cinematografico, pittorico, scultoreo? A quest’ultimo proposito ci torna in mente che la ragazza fu rinvenuta dai pescatori coperta da un sottile strato di rena che la faceva somigliare ad una statua… Perché allora non indire un concorso che abbia per oggetto una riproduzione in sabbia della Fanciulla? Torre Pali dispone di un vastissimo arenile… Un soggetto macabro? Si guardi l’immagine scovata in Rete.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 12 Luglio 2018

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