“La bella e il campione. Le fiamme e il sepolcro imbiancato. Quel terribile 1991”
L’Europa che cambia, le ultime “grandi guerre”, popoli in movimento e colpi di Stato. Miti dello sport, della musica e dello spettacolo lasciano gli ultimi segni indelebili del loro percorso. Il 1991 è stato un anno indimenticabile nella storia dell’umanità. Massimiliano Ancona (giornalista della Gazzetta dello Sport), lo ripercorre con il piglio dello storico, ma con uno stile sempre fresco e alleggerito da una struttura in paragrafi che consente di leggere gli eventi secondo l’ordine e l’argomento che si predilige. Così è nata “La bella e il campione. Le fiamme e il sepolcro imbiancato. Quel terribile 1991”, edizioni Wip, terza fatica letteraria di Ancona dopo il successo di “La Bari dei baresi e altre storie” (dicembre 2019) e “Biancorossonero: il derby dell’Apulia” (novembre 2020), con quest’ultimo che tornerà attuale e da aggiornare al prossimo ed imminente derby tra Foggia e Bari allo ‘Zaccheria’ il prossimo 26 febbraio. E proprio l’attenzione per gli eventi riguardanti la Puglia e Bari rappresentano alcuni tra i tratti più interessanti del libro, nonché lo spunto per il titolo. Dal rogo del Teatro Petruzzelli (“le fiamme”) con la conseguente vicenda giudiziaria che causò la chiusura del Politeama per 18 anni, allo sbarco in massa nel capoluogo pugliese degli albanesi (il “sepolcro imbiancato”) a bordo della motonave Vlora, e come non dimenticare le foto scattate dai maestri della fotografia baresi, al debutto sul grande schermo di Monica Bellucci (“la bella”, protagonista de “La riffa”, pellicola ambientata proprio nel capoluogo pugliese) fino agli eventi calcistici: la retrocessione del Bari più “costoso” dell’era Matarrese, avvenuta nonostante l’acquisto più oneroso dell’epopea biancorossa, l’inglese Davide Platt (il “campione”)in quella squadra biancorossa c’era anche un certo Boban, con quest’’ultimo che l’anno dopo passò al Milan segnando l’epoca più vincente con i rossoneri. Ma nell’opera scritta da Massimiliano Ancona, per lo sport ed in particolare per il calcio è riportata anche della storica finale di Coppa dei Campioni disputata allo stadio San Nicola, tra i francesi dell’Olympique Marsiglia e gli slavi della Stella Rossa Belgrado. Un incontro che riassume l’intero spirito dell’opera: tensioni, ma anche fratellanza, clamorose cadute e poderose resurrezioni. Tutto questo è stato il 1991: riviverlo ai giorni nostri lascerà nel lettore un’incredibile sensazione di attualità. Un libro da non perdere tempo ed affrettarsi a comprarlo.
M.I.
Pubblicato il 16 Febbraio 2022