La bella Eleonora offese Nike
La pubblicità ci ha abituati ad abbinamenti a sorpresa. Uno di questi ha per oggetto il ricorso al mito o alla letteratura per promuovere la vendita dei nuovi modelli di autovetture. Al tema Delio De Martino, giovanissimo esperto di teoria del linguaggio e di scienze dei segni, ha dedicato un interessante studio edito a luglio di quest’anno da Levante Editori. In “Io sono Giulietta – Letteratura & miti nella pubblicità di auto” il nostro De Martino sembra spostare l’attenzione del ‘destinatario’ di spot e manifesti dal lucore (sempre un po’ innaturale) di carrozzerie e cristalli per indirizzarla verso la fonte d’ispirazione. Sicché a sorpresa scopri che raramente è lesa maestà scomodare Omero, l’Olimpo, i bestiari precristiani, Shakespaere o Perrault per ‘consigliare’ l’acquisto di una Renault Laguna, una Lancia Thesis o una Smart. E siccome i modelli in offerta sono una pioggia, ecco la parentesi graffa delle citazioni allargarsi a Zorro, Lassie, Pirandello, Collodi, Saint-Exupéry, Kerouac… E’ interessante notare come la fantasia (sconfinata) dei creativi, nel campo dell’autovettura registri un balzo di qualità sconosciuto al settore detersivi, bibite, medicinali… Questo ricorso raffinato al mito nei termini di una nuova “autonomastica” oppure alle più alte vette della narrativa, della poesia e dell’epica sotto forma di citazione (anche birichina) racconta al di là dei numeri l’enormità di un mercato, la spietata logica commerciale delle multinazionali, l’entità del sentimento pagano che il più diffuso mezzo di comunicazione sollecita nell’uomo della strada. Questa “prosopopea dell’autovettura” trova nel libro di De Martino un imponente respiro iconografico nella sezione ‘Spot’. Ciò impreziosisce la lettura, che avvince e scorre limpida, per quanto di tanto in tanto il linguaggio si faccia così tecnico da dare l’impressione che il testo sia destinato più ad una nicchia di addetti ai lavori invece che al grosso pubblico. Il meticoloso studio, poi, si arricchisce di una messe di notizie e notiziole, di aneddoti e leggende metropolitane legate alla fortuna del tale e tal altro modello che svela dietro le quinte di questo gigantesco business una dimensione umana inaspettatamente spicciola, il che sollecita a considerazioni di carattere sociologico estremamente stimolanti. Fra tante ne scegliamo una : La figuretta alata che sormonta il radiatore delle Rolls Royce è creazione di Charles Sykes, il quale integrò le forme della Nike – la celebre statua riproducente la dea della vittoria ritrovata a Samotracia priva delle braccia e della testa – con quelle di Eleanor Thornton, amante di un Lord. “Come per una nemesi dovuta alla profanazione di un mito troppo assoluto per essere violato, la bella Thornton morì tragicamente annegando durante una crociera nelle acque di Aden”.
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Pubblicato il 5 Ottobre 2011