Cronaca

La Campionaria sta diventando una ‘dependance’ del capoluogo emiliano

Anche se tutti gli occhi a Bari sono puntati sullo storico passaggio di consegne dell’ente Fiera del Levante, ceduta a una cordata guidata da Fiere di Bologna e Camera di Commercio di Bari, aggiudicata senza far troppo rumore da pochi giorni a un’altra grossa impresa bolognese è anche un’altra gara, apparentemente molto, ma molto meno importante. E cioè quella per appaltare (179mila euro la base d’asta) l’affidamento della gestione della biglietteria e dei servizi fieristici ausiliari, per l’edizione della prossima Campionaria nel capoluogo pugliese. Al bando pubblicato ad aprile scorso hanno partecipato, infatti, solo un paio di società, una campana (esclusa quasi subito in quanto carente di documentazione) e un’altra emiliana, ‘Charta S.r.l.’ da Bologna, acquista quest’ultima da quella ‘Best-Union’ pure di Bologna che l’anno scorso ha gestito gli stessi servizi durante la Campionaria barese, edizione 2014. Ma a settembre prossimo potrebbe cambiare dunque poco ai girelli d’ingresso, biglietterie, personale e tanto altro della 79° Fiera, appannaggio di quella società che ha presentato la busta in tempo per la prossima Fiera. Una società, la ‘Charta Srl’, operante sia nella vendita on-line e off-line di biglietti, sia nella gestione del controllo accessi e di tutti i servizi relativi all’event management, soprattutto per eventi culturali. E che, come si legge sul suo sito-web ufficiale, vanta tra i suoi clienti più di 200 istituzioni culturali tra cui il Teatro alla Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Comunale di Bologna e Cenacolo Vinciano ed è il quarto player in Italia per ricavi nel mercato del ticketing nonché il leader nel ‘retail ticketing’ per eventi legati alla cultura. La società che pochi giorni fa ha presentato a Bari l’offerta migliore gestisce il secondo sito web (www.vivaticket.it) per numero di accessi nel ticketing in Italia ed un network di 500 punti vendita. Ma il problema è che nel 2011 è stata proprio ‘Best Union’ – che l’anno scorso ha avuto problemi contributivi con l’Inps di Bari dopo aver gestito i servizi fieristici – ad aver acquisito il 100% di Charta S.r.l. e quindi ricopre una posizione predominante tale che dovrebbe dovuto porre più di qualche interrogativo, alla stazione appaltante. Ma in Fiera dagli uffici minimizzano, certi che tutto sia in regola, e poco importa che la ‘Best Union’, società quotata in Borsa con 50 milioni di fatturato, sia legata a Comunione e Liberazione e alla Compagnia delle Opere, gestisce pure i servizi di Milano Fiera, ma anche quelli di  biglietteria e ingressi allo stadio San Nicola del Bari Calcio e, senza gara, quelli dell’Expo a Milano.

Francesco De Martino


Pubblicato il 23 Luglio 2015

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