La carenza di personale blocca l’attività istituzionale: missionari cercasi
Dopo nemmeno quattro mesi dall’insediamento del Consiglio regionale pugliese, l’attività dei gruppi è di fatto bloccata dalla scarsità di personale, per cui – per dare adeguate risposte ai cittadini elettori – è praticamente diventato indispensabile non perdersi in infinite polemiche e, senza ulteriori e insopportabili rinvii, risolvere la questione dei cosiddetti missionari. E’ bene che il presidente Emiliano prenda atto che, nel rispetto della normativa vigente, non ci sono alternative”. E’ la denuncia che non si lascia sfuggire il consigliere regionale, Gianni Stea, del gruppo Ap-Ncd-Lista Scittulli, a proposito dei collaboratori all’interno dei gruppi consiliari. “Ricordo che il deficit di personale a disposizione è ben noto, oltretutto la necessità è di avere collaboratori di comprovata fiducia. Una necessità ancora più evidente per tutti i Consiglieri al primo mandato. Il nuovo sistema, con la speranza possa essere varato in tempi brevissimi, già prevede un ‘budget’ a disposizione di ogni eletto, quindi senza alcun aggravio delle politiche di ‘spending review’. In altre parole ognuno di noi sa quanto può impegnare complessivamente per i propri collaboratori e si attiene a quel capitolo di spesa. Ogni altra polemica mi pare fuori luogo e anzi dannosa, dal momento che non si fa altro che ritardare ulteriormente l’avvio della macchina politica e amministrativa dell’Ente Regione. A Emiliano, e a tutti coloro i quali stanno sposando la sua linea in tema di missionari, sommessamente ricordo che i cittadini ci hanno accordato la propria fiducia affinché questa terra abbia le corrette e giuste attenzioni. Il rischio è che ogni attività si areni nella giungla degli inutili cavilli burocratici”. Fin qua il consigliere Stea, che spera, appunto, di risolvere al più presto la questione del personale all’interno dei gruppi politici nel palazzo di via Capruzzi, visto che in ogni caso i cinquanta nuovi consiglieri regionali della Puglia hanno la possibilità di reclutare un assistente. Come prevede, appunto, la norma approvata nel 2012, disposizione di legge che consente il reclutamento di personale privato per l’attività di supporto ai gruppi consiliari. Si tratta di una facoltà, non è obbligatorio e il gruppo può decidere anche di servirsi dei dipendenti regionali o altro personale pubblico, che rivestirebbe non l’incarico di assistente «personale» del consigliere, ma al servizio del gruppo, col quale dovrà stipulare il contratto. La disposizione è contenuta nella legge di Bilancio della regione Puglia, approvata a fine 2012. Ma la legge ha introdotto anche altre novità, consentendo il reclutamento dall’esterno, cioè anche di dipendenti «comandati» o «distaccati» da altri uffici pubblici e pure contratti privati per l’assunzione temporanea di lavoratori esterni. Per altro verso, però, c’è tetto al costo del personale che alla Regione Puglia si sono sempre qualificati come «missionari», trattandosi di dipendenti regionali con sede di lavoro nelle province di origine dei consiglieri, chiamati in «missione» ai gruppi.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 10 Settembre 2015