Cultura e Spettacoli

La carta e l’adrenalina

Un barbiere a corto di clienti, un attore senza scritture, un necroforo per ripiego e un docente sospeso dall’incarico si raccolgono a casa di quest’ultimo per giocare a carte. Giocano allo scopone scientifico, alla stop, al burraco? Non importa. Si sa solo che giocano per ritrovare sé stessi all’interno di una piccola accomandita di falliti che pratica il mutuo soccorso morale. Ma è un vicolo cieco, questo, una secca in cui quattro vite alla deriva si sono incagliate e languiscono. Bisogna uscirne, serve una botta di adrenalina. Dopo lunga riflessione il professore annuncia la panacea : una rapina in banca… Il soggetto de ‘I giocatori’, un testo di Paul Mirò, ispira più la sceneggiatura di un film che una scrittura drammaturgica. Rinunciando all’idea di riprodurre sul palco la scena della rapina, l’autore catalano risolve di riprodurla attraverso le parole degli stessi improvvisati rapinatori una volta che essi siano rientrati alla ‘base’, la casa del Professore. ‘I giocatori’ procede così a strappi : un succedersi di scene intervallate da colpi di buio che vogliono imprimere il senso dello scorrere del tempo a partire dal languire dei quattro sino al ritrovarsi attorno allo stesso tavolo verde a contare questa volta soldi in luogo dei soliti punti delle carte. Il lavoro di Mirò funzionerebbe meglio se la rapina restasse un sogno irrealizzato, l’ennesimo motivo per sospirare e compiangersi. Malgrado l’elevata caratura del cast, la messinscena di Enrico Ianniello, che traduce il testo voltandolo in partenopeo, non riesce a superare questo limite strutturale, ovvero la natura di corpo estraneo che l’episodio della rapina riveste nei confronti di questo microcosmo naufragato e raccolto su uno scoglio. Resta comunque il colore brioso che quattro bravi ed affiatati interpreti conferiscono a scampoli di esistenze andate in frantumi. Buona l’accoglienza della platea e tanti, meritati applausi per Renato Carpentieri, Toni Laudadio, Enrico Ianniello e Giovanni Ludeno. Produzione : Teatri Uniti ; collaborazione artistica : Simone Petrella ; In collaborazione con Onorevole Teatro Casertano-Insitut Ramon Llul. Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito della stagione di prosa del Comune di Bari. – Prossimo appuntamento di stagione : sabato 5 e domenica 6 marzo al Teatro Petruzzelli (spettacolo fuori abbonamento) con ‘Cirino e Marilda non si può fare’, di e con Anna Marchesini. E’ la storia del solitario Prof. Cirino Pascarella, il cui serafico tran-tran è insidiato dalla signora Olimpia, tenutaria della Pensione Smeraldo dove egli vive, che a tutti costi vuol fargli sposare la figlia Marilda ormai quarantenne… Musiche eseguite dal vivo da Aire De Mar (Martin Diaz, Marco Collazzoni,Saverio Federici).

Italo Interesse

 


Pubblicato il 23 Febbraio 2016

Articoli Correlati

Back to top button