Cronaca

La ‘casa dell’acqua’ pura e controllata a Japigia…Un mezzo buco nell’acqua

Anche a Bari, come in tante altre città dello Stivale, dal 7 ottobre è stata inaugurata la casa dell’acqua: liscia, fredda o a temperatura ambiente senza sborsare i soldo, anzi, solo 5 centesimi per 1 litro se si decide di portarsi via quella frizzante. La prima Casa dell’acqua a Bari, dunque, è in via Tommaso Aquilino, a Japigia, proprio accanto al Comando della Polizia Municipale; l’impianto è stato attivato dal Comune di Bari in collaborazione con l’ente autonomo Acquedotto Pugliese dopo un accordo sottoscritto ad agosto con il quale il Comune ha affidato all’ente di via Cognetti l’area per l’installazione, la gestione e la manutenzione dell’intero impianto. Un impianto che eroga acqua direttamente ai cittadini, a tutte le ore della giornata. «Con questa iniziativa – ha dichiarato petto in fuori il sindaco Decaro nemmeno un mese fa – vogliamo incentivare l’utilizzo dell’acqua pubblica, perché la nostra è la più buona d’Italia, ma soprattutto vogliamo limitare il più possibile lo spreco di plastica, che tra bottiglie ed imballaggi registra numeri sempre più esorbitanti». Tutto bello, tutto più che allettante, visto che le stime parlano di un risparmio annuale medio per famiglia tra i 300 e i 500 euro, limitando peraltro anche lo spreco di plastica dovuto all’acquisto di acqua confezionata. Ma è davvero tutto così bello, facile e allettante, nella nuova, nuovissima casa dell’acqua barese? Sabato pomeriggio abbiamo voluto rendercene conto, per capire in quanti hanno deciso di approfittarne in Città e, soprattutto, come funzionano gli erogatori: armati di bottiglie vuote, ci siamo recati in via Aquilino. Niente code, poca gente per fortuna, ma solo un paio di utenti intenti a riempire i loro contenitori di acqua naturale, ma per capire che le cose nella nostra casa dell’acqua non stavano andando così bene come dipinto nelle dichiarazioni dei giorni dell’inaugurazione, è bastato avvicinarsi. <>. Ed in effetti, il filino di acqua impercettibile che esce dalla cannella è quasi invisibile, da siccità permanente. E la frizzate? Proviamo con l’acqua frizzante, forse andrà meglio. Ma inseriti venti centesimi –anche qua. Sorpresa….-  non facciamo in tempo a indietreggiare, che dall’erogatore esce uno spruzzo d’acqua violentissimo. Vabbè, andrà meglio alla prossima. E invece? Al secondo tentativo la macchina continua a mandare acqua frizzante, sì, ma la quantità non è quella promessa visto che non è nemmeno mezzo litro. Bella roba, anzi, bella fregatura. Chissà, forse manca la manutenzione o forse ci avranno già messo le mani i vandali che in questa nostra benedetta città non mancano mai, certo è che la ‘Città dell’Acqua’ barese, almeno per adesso, funziona così male che per tornarci ci vuole tanta, ma proprio tanta buona volontà. Finanche se dicono che a conti fatti si possono risparmiare trecento o quattrocento euro all’anno, evitando di andare al supermercato a fare rifornimento, l’impresa non vale il risparmio…..

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 29 Ottobre 2014

Articoli Correlati

Back to top button