La Chiesa Russa al centro di un convegno di studi del Politecnico
L’ importanza storica, architettonica, culturale e religiosa della Chiesa Russa di Bari è al centro di un interessante convegno di studi che si terrà a Bari il prossimo dodici Settembre, presso il Politecnico. Il tema scelto è: ” L’ architettura del Complesso monumentale della Chiesa Russa di Bari- Il progetto di Aleksej V. Scusev”. Nutrito il numero degli espositori che parleranno dopo i saluti istituzionali, tra i quali quelli dell’ assessore regionale Loredana Capone, del Sindaco di Bari Antonio Decaro e del rettore della Chiesa padre Vinceslav Bachin. Nel pomeriggio è prevista una visita guidata nei locali della Chiesa Russa. Qualche elemento storico. La Chiesa Russa fu commissionata dalla Società Imperiale Ortodossa di Palestina al noto architetto russo Aleksej V.Scusev nel 1911 e la prima pietra fu posta nel 1913. Fu completata, dopo l’ interruzione causata dalla Prima Guerra Mondiale. Nel 1937 venne dichiarata proprietà del Comune di Bari, ma il primo Marzo 2009 l’Amministrazione cittadina la donò alla Chiesa Russa, evento completato definitivamente nel 2012. Abbiamo intervistato la professoressa Olga Novitchkova, Presidente del Centro di Cultura Russa in Puglia e rappresentante della Società Imperiale Ortodossa di Palestina.
Professoressa Novitchkova, qual è lo scopo del convegno?
“Fare il punto e informare su questo complesso monumentale che venne commissionato a uno dei più affermati architetti della Russia dalla famiglia imperiale e dalla Società Imperiale Ortodossa di Palestina. E’ un monumento importante del quale non tutti conoscono la storia, tanto meno la progettazione”.
Importanza, da quale angolazione?
“Certamente architettonica, ma anche artistica, storica e di culto. Non si tratta solo di una chiesa, ma di un complesso che in origine ospitava, lo fa anche adesso, i pellegrini russi che sostavano qui a Bari per visitare la tomba di San Nicola e poi imbarcarsi verso la Terra Santa”.
Da un punto di vista religioso?
“E’ un rilevante punto di riferimento della fede ortodossa in una terra lontana dalla Russia, luogo di culto per la venerazione di San Nicola. La presenza in loco della Basilica, dove celebriamo in cripta la Divina Liturgia, non esclude affatto la Chiesa Russa, che è luogo di riposo, ma anche di preghiera. Non vi è alcuna contrapposizione tra le due. Al tempo nel quale essa fu progettata non esistevano i voli low cost e i pellegrini arrivavano, non tanti come oggi, a piedi o per mare”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 6 Settembre 2019