Cronaca

“La cittadinanza attiva per far ripartire il Sud”

 

Presentati ufficialmente a Bari i candidati pugliesi alla Camera e al Senato per la lista “Scelta civica – Con Monti per l’Italia”, tra i quali sono presenti nove donne e dieci under 40 per il palazzo di Montecitorio. “E’ una lista che porta i segni del cambiamento e della novità. Alla Camera infatti non ci saranno ex parlamentari, almeno per quanto concerne la lista civica, ma le novità sono riscontrabili anche nei tempi. Basti pensare – ha sostenuto l’economista Nicola Rossi, senatore uscente del Gruppo Misto – che dal 23 dicembre è passato poco tempo. Ma la novità è ravvisabile anche nel tipo di campagna elettorale che stiamo portando avanti e che si discosta enormemente da quella condotta negli ultimi vent’anni”. Una lista che abbraccia la tanto famigerata società civile, quella composta da imprenditori, avvocati, professori e dottori. In Italia ci sono state circa 200 auto-candidature, alcune delle quali sono state accettate. “Non ci sono grandi personalità politiche, ma questo non significa che vi siano scarse conoscenze in materia – ci ha tenuto a precisare Nicola Rossi – Piuttosto si è cercato di trovare delle personalità che potessero rappresentare al meglio la regione, che a mio parere ha delle grandi potenzialità che non riesce a sfruttare al meglio”. Una squadra motivata che mira a trovare delle opportune soluzioni a problematiche come quella della disoccupazione giovanile, su questo punto ha posto l’accento Salvatore Matarrese, capolista alla Camera, che ha sostenuto l’importanza di intervenire direttamente nella vita politica del Paese, con lo scopo di modificare ciò che ancora mostra crepe e spaccature. Capolista al Senato, Angela D’Onghia, una moglie, una mamma ed un’imprenditrice che non si è mai occupata di politica, “ma ho portato avanti numerose aziende a parte la mia. Sono la prima donna nominata cavaliere del lavoro in Puglia e credo che ciò che un buon politico debba imparare ad apprendere, sia la capacità di ascoltare e di dare risposta ai problemi del proprio territorio. Un modo nuovo di fare politica è proprio quello di pensare alla propria regione”. E se nell’agenda Monti il capitolo Mezzogiorno sembra essersi magicamente dissolto, Nicola Rossi ha invece evidenziato come il problema riguardante il Sud Italia sia presente in ogni voce. “Quando si parla di disoccupazione giovanile e quando si parla di parità di genere, in altre parole si parla del Mezzogiorno, poiché come è noto a tutti si tratta di criticità presenti soprattutto nel Sud Italia”. Si propongono soluzioni, come quella riguardante Taranto, la cui economia dovrebbe passare da una tipicamente industriale ad una basata sul turismo. E’ possibile rilanciare il Mezzogiorno cercando di prendere parte a tavoli internazionali e cercando di favorire il turismo pugliese all’estero, hanno sostenuto all’unisono Salvatore Matarrese e Angela D’Onghia. Apertura, infine, nei confronti di Vendola e Fitto, verso i quali, gli esponenti del movimento montiano,  hanno dimostrato disponibilità al dialogo, “poiché siamo convinti che, a questo punto, sia indispensabile mettere insieme le diverse esperienze e le molteplici differenze, per poi trovare punti in comune e giuste soluzioni” ha chiosato Salvatore Matarrese. Infine, su una sua possibile candidatura con la lista Monti come successore di Vendola alla presidenza della Regione Puglia, Rossi risponde: “L’immaginazione è grande, ma oggi siamo qui per parlare di altro”. Infine, sulla proposta della Lega di fare restare nelle Regioni il 75% delle tasse che pagano: “A ognuno è concessa una scempiaggine all’anno, e Maroni si è già giocato la sua”.

 

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 23 Gennaio 2013

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