Cultura e Spettacoli

La coerenza nella varietà

E’ un fatto che la danza sia in rilancio. E’ il risultato di anni e anni lavoro spesso oscuro, ostinato e pieno di passione che è riuscito a spuntarla su crisi economica, insensibilità delle Istituzioni e carenza di spazi dove esibirsi. La più recente conferma di questa tanto auspicata inversione di tendenza risale a giovedì scorso : Pienone al Nuovo Abeliano per l’ottavo appuntamento di DanzaBari 2018. In cartellone era  l’Ater Balletto con ‘Golden Days’ di Johan Inger. Un successo, e da attribuire non solo alla qualità delle forze messe in campo ma pure a questa formula variegata, adatta ad un pubblico particolarmente variegato : tre distinte creazioni avvicinate  in modo coerente. La coerenza nella varietà è stata l’arma vincente di questi 75’ di spettacolo. Rain Dogs’ è gesto corale, energico, di colore urbano e delicato sotto la buccia ruvida. ‘Bliss’ invece è ancora corale evoluzione di un sentire dolente che, chiuso in sé, poco alla volta si apre sino a una catarsi festosa che sfiora l’apoteosi. In mezzo, lo splendido’Birdland’, un assolo pensato per fare da fil-rouge fra i due già noti ed acclamati allestimenti di Inger. Nonostante questa collocazione a basso profilo, Birdland ha brillato per gusto e ironia, sì da imporsi come la cosa più bella della serata : Mentre due tecnici sono (realmente) all’opera per preparare il palcoscenico in vista della seconda performance, una danzatrice improvvisa un assolo. L’improvvisazione procede tra momenti di indifferenza al lavoro altrui e momenti di maliziosa interferenza. Un piccolo capolavoro di freschezza e sensualità. – Prossimo appuntamento per DaB, giovedì 22 febbraio, ancora al Nuovo Abeliano, con ‘Home Swett Home’ di Roberta Ferrara ; drammaturgia Riccardo Lanzarone ;  con Serena Angelini, Beatrice Netti, Silvia Sisto, Tonia Laterza : regia di Roberta Ferrara e Riccardo Lanzarone ; coreografia di Roberta Ferrara. Lo spettacolo è una sorta di J’Accuse che la Natura, devastata dall’uomo rivolge al suo devastatore. Un dito puntato che sa anche di monito. Dalle note di regia : “Io sono qui da diverse ere. Ho nutrito specie più grandi di voi, ho affamato specie più grandi di voi. I miei oceani, la mia terra, i miei fiumi, le mie foreste possono accogliervi o abbandonarvi. Il modo in cui scegliete di vivere ogni giorno, rispettandomi o non rispettandomi non ha davvero importanza per me. In un modo o nell’altro le vostre azioni determineranno la vostra sorte, non la mia. Io sono la Natura. Io andrò avanti. Io sono pronta a evolvere. E voi?… Il vostro futuro dipende da me. Quando io fiorisco, voi fiorite, quando io vacillo, voi vacillate o anche peggio…”

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Febbraio 2018

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