La contestatissima pista ciclabile del lungomare di Palese
Non solo disagi per i residenti, ma anche danni agli automobilisti a causa delle sporgenze lungo il cordolo che la divide dalla carreggiata stradale
La pista ciclabile in corso di realizzazione sul lungomare di Palese non è contestata solo per i disagi che sta creando alla viabilità interna all’area urbana adiacente la costa, ma lo è ancora di più per la situazione di pericolo che crea agli utenti in transito lungo una via la cui carreggiata è stata notevolmente ristretta e, soprattutto, con la presenza di una serie di sporgenze lungo tutto il cordolo che divide il manto d’asfalto della strada dalla ciclovia realizzata in aderenza al marciapiede ed in piano con quest’ultimo. Infatti, gli automobilisti che sul lungomare di Palese hanno impattato contro qualcuna delle sporgenze del cordolo che divide la ristretta careggiata dalla pista ciclabile ormai non si contano, con conseguenze che fortunatamente finora hanno riguardato solo danni materiali alle ruote (cerchioni e gomme) e in qualche caso anche al paraurti anteriore ed alle parti meccaniche anteriori dell’auto che ha impattato contro qualcuno dei disallineamenti presenti lungo il cordolo in pietra che delimita la pista ciclabile. Disallineamenti che, a partire dall’innesto del lungomare con via Cola i Cagno, sono presenti lungo tutta la pista ciclabile già realizzata sul lungomare di Palese e che allo stato attuale termina in corrispondenza del porticciolo della ex frazione, all’altezza dell’incrocio con viale Vittorio Veneto. Ed è questo punto, al momento terminale della ciclovia costiera palesina, che si sta rivelando tra i più pericolosi per gli automobilisti, tanto che negli ultimi giorni, – a detta di qualche residente ed operatore commerciale della zona – “anche a causa di un’adeguata segnaletica, le auto che hanno subito danni a cerchioni e gomme, per aver impattato contro un pezzo di cordolo della pista ciclabile proprio in questo punto, sono state parecchie”. Alcuni dei malcapitati, che hanno subito solo lo scoppio delle gomme e l’ammaccatura dei cerchioni, si sono limitati a sostituire la ruota danneggiata con quella di scorta e a lanciare qualche impreco contro il Comune per aver realizzato detta pista ciclabile e per l’assenza di un’adeguata segnaletica. Invece, qualcuno degli automobilisti che ha subito danni maggiori al proprio mezzo ha chiesto l’intervento della Polizia Locale per la constatazione sia del danno che del pericolo costituito da una sporgenza allo stato di fatto non opportunamente segnalata, in modo poi da poter avviare per via legale una richiesta di risarcimento del danno subito. Nella sola serata di martedì scorso, nel giro di appena dieci minuti, sono stati due gli automobilisti che hanno spaccato uno dei copertoni anteriori della propria automobile impattando contro la sporgenza della pista ciclabile del lungomare di Palese, in corrispondenza dell’incrocio di viale Vittorio Veneto. Solo dopo questi ennesimi incidenti al Comune qualcuno ha dato disposizione di posizionare una transenna per meglio segnalare agli automobilisti in transito la situazione di pericolo creata dal cordolo della pista ciclabile in quel punto. Pertanto, ora a Palese c’è solo da augurarsi che in futuro i rischi a causa della realizzata pista ciclabile, per gli utenti in transito sul locale lungomare possano sempre essere limitati a danni ai mezzi e mai alle persone. Mentre i disagi che detta pista ciclabile sta già causando e che, quasi sicuramente, causerà anche in seguito ai residenti e spiaggianti, nonché i danni economici agli ristoratori e commercianti di detto tratto della costa nord barese sono solo all’inizio, perché le conseguenze negative, di un’opera forse sbagliata ed inopportuna in detta zona, sono verosimilmente ancora da vedersi.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 5 Giugno 2025