Cultura e Spettacoli

La corsa nel bosco e poi ‘l’abbaglio’

E’ una mattina d’aprile del 1986, un gruppo di amici fa jogging all’interno di un bosco nelle vicinanze di Gravina di Puglia. Due di questi salutisti, che procedono separati dal gruppo, scorgono una coppia di esseri altri oltre due metri, ricoperti da una tuta bianca e con un testa un casco… Spaventati, accelerano e raggiungono gli altri, che mettono al corrente del fatto. Ma quelli, deridendoli, li invitano a non farsi distanziare. Più avanti il gruppo si imbatte in tre cacciatori. Gli scettici si fermano a domandare ai tre tipi se per caso non si sono imbattuti anche loro in due tipi così, così, così… I cacciatori negano. Nuovi sberleffi a danno degli amici ‘visionari’. Il gruppo riprende la corsa, ma nei pressi dello spiazzo dove erano state parcheggiate le auto, ecco gli alieni! Stanno in cima ad un’altura, sembrano osservare il gruppo, poi discendono dalla parte opposta e spariscono alla vista. A questo punto tutti impauriti salgono precipitosamente a bordo dei mezzi mentre all’interno del bosco si ode “una specie di fruscio”… Appena in paese, i due che per primi avevano scorto gli strani esseri allertano le forze dell’ordine, che accompagnano sul luogo dell’incontro ravvicinato. Lì ritrovano i cacciatori che, interrogati dal Maresciallo dei Carabinieri, questa volta affermano d’aver visto i presunti extraterrestri. A questo punto la pattuglia  fa un sopralluogo. Vengono trovati per terra quattro cerchi di circa 50 cm. di diametro disposti lungo i lati di un quadrato di circa 5 m. di lato… Più avanti i due testimoni affermeranno che uno degli esseri – senza toccare terra –  camminava tenendo le braccia tese davanti a sé e ciuffi di erba si spostavano al suo passaggio, mentre l’altro aveva tra le mani “una specie di bastone nero”…. Che dire? Interessante è l’annotazione del responsabile del Centro Italiano Studi Ufologici per la Puglia : “Causa del fenomeno : Probabile falso”. L’annotazione fa onore al CISU. Quanti fischi per fiaschi si prendono osservando il cielo. E quanti scherzi i buontemponi architettano per spezzare la noia e burlarsi del prossimo. Nel caso di Gravina, se scherzo fu, chi ne furono gli artefici, i due corridori ritardatari? E come spiegare allora la successiva e collettiva visione? Curioso poi l’atteggiamento dei tre cacciatori i quali prima negano, poi confermano… Se però per ‘falso’ si volesse intendere ‘abbaglio’? Condizioni ambientali particolari possono indurre in errore nature ‘predisposte’ al fantastico. E l’abbaglio può essere epidemico.  La psicosi non è solo fenomeno di massa, può toccare anche un microcosmo, come ad esempio una comitiva di salutisti e pochi cacciatori. Uno sportivo, abbaglia il compagno, in due suggestionano un gruppo, poi tre cacciatori si fanno contagiare….

Italo Interesse

 


Pubblicato il 1 Agosto 2014

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