Cronaca

La crisi dei fotografi di eventi e ricevimenti

Una categoria a rischio, che non ha ricevuto appoggi e aiuti necessari. I fotografi, specialmente quelli che si dedicano ad eventi e ricevimenti, sono tra i maggiormente danneggiati dall’ emergenza Covid. Ne parliamo con Franco Cammisa, titolare di un noto e qualificato studio a Bari.

Cammisa, quali sono i vostri maggiori problemi?

“Non ho timore a dire che ci sentiamo abbandonati a noi stessi e siamo una categoria a rischio sopravvivenza. Il più grande problema, specialmente per coloro i quali vivono di eventi, è stato la chiusura delle sale ricevimento e il rinvio delle feste. Se tutto va bene, alcuni ricevimenti si terranno a ottobre, altri non prima del prossimo anno. Valutate che la nostra stagione comincia di solito dopo Pasqua ed è saltato tutto, perché sono state cancellate pure le comunioni e le cresime. Molto è dipeso dal terrorismo mediatico che è stato fatto e dalla confusione che regna”.

Però, sia pur da poco, si possono di nuovo organizzare eventi nelle sale e messe col popolo nelle chiese…

“Come le dicevo, a seguito dell’incertezza e del terrore informativo, tanti al posto di spostare matrimoni ed eventi a luglio o agosto, per sicurezza hanno preferito rinviare sine die o al prossimo anno. Quanto alle comunioni e alle cresime forse si terranno a ottobre, ma tanti genitori per paura del contagio hanno scelto di rimandare tutto anche loro al prossimo anno… A mio avviso era possibile far ripartire prima gli eventi dando regole certe ed invece vi è stata confusione. Noi non possiamo passare l’inverno senza aver incassato nulla durante questo periodo. Valuti che anche se qualche festa si farà a ottobre noi siamo pagati tre mesi dopo”.

In più c’è il problema degli abusivi…

“Infatti. Già eravamo in crisi prima, adesso è notte. Il digitale ci ha rovinati. Come le dicevo ci sentiamo abbandonati “.

Che cosa chiedete?

“Sostegno economico. Sin qui abbiamo visto poco o nulla, eppure le spese fisse corrono. Io ho due dipendenti in cassa integrazione che non si è vista, l’ho anticipata io. Il Governo dice di volerla prorogare di altre 4 settimane, ma come è possibile se non è stata pagata la precedente?”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 25 Giugno 2020

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